Corrispondenza e atti del Presidente della Provincia Roberto Vighi

Roberto Vighi è figura di rilievo per la storia della Provincia: amministratore scrupoloso, grande riformista, politico impegnato, si dedicò anche all'attività pubblicistica.
Nato il 7 maggio 1891 a Monaco di Baviera, Vighi studiò giurisprudenza a Bologna e militò con valore durante la grande guerra. Negli anni Venti contrastò il fascismo, anche come avvocato: difese infatti la famiglia di Anteo Zamboni dopo l'attentato a Mussolini del 1926. Fu a fianco delle leghe contadine e impegnato nel CLN. Socialista, nel 1942 partecipò alla riorganizzazione della Federazione bolognese del PSI, e dal 1947 fu direttore de «La Squilla». Nominato vicepresidente della Deputazione dal Governo alleato (14 giugno 1945), supervisionò tra l'altro i settori dell'assistenza psichiatrica e dei trasporti.
Fu Presidente della Provincia per quattro mandati (1951-1970), Consigliere comunale e provinciale.
Ricoprì inoltre varie cariche: Presidente dell'Unione regionale province emiliane; membro della Commissione per l'Autostrada del Sole; Presidente del Consiglio Federativo della Resistenza; Presidente del Consorzio provinciale antitubercolare; Consigliere di amministrazione dell'Ente Autonomo Fiere di Bologna. Morì a Bologna il 9 settembre 1974.

 

Il fondo comprende carte degli anni in cui Vighi fu Presidente: si tratta di atti relativi a questa carica, ma anche riservati o personali (inviti, felicitazioni, ecc.).
Ci sono poi altri materiali - funzionali all'organizzazione di eventi, o testimonianza di partecipazione a convegni - riuniti in fascicoli per argomenti: assistenza, beneficenza, istruzione, viabilità e trasporti, lavori pubblici, territorio (in particolare la montagna), fonti energetiche (specie il metano), rapporti con enti pubblici e privati, nascita dell'ente Regione, attività del Consiglio provinciale.
L'arco cronologico della documentazione coincide con quello del mandato di Vighi (con alcuni documenti precedenti il 1951), spingendosi fino alla fine degli anni 70, quando gli era succeduto Ghino Rimondini. Si segnala la presenza di fotografie scattate in occasione di eventi ufficiali (manifestazioni, convegni e visite alle colonie provinciali o alla Maternità).

 

Estremi cronologici: 1923-1979
Consistenza: bb. 22, regg. 3, p. 1 (m.l. 2,20)
Strumenti di corredo: inventario analitico