Scuola normale maschile provinciale di Bologna

In forza del R.D. 31 luglio 1860, il Consiglio istituì una Scuola normale maschile, realizzando così un provvedimento sempre negato dal governo pontificio, ma necessario visti l'analfabetismo delle campagne e la richiesta, da parte dei Comuni, di maestri abili e istruiti.

La Provincia, pur avviando un progetto a carattere provvisorio, se ne assunse l'onere; la Deputazione si impegnò poi nella propaganda, diramando circolari ai singoli Comuni per aumentare le iscrizioni.

La Scuola iniziò a funzionare il 13 gennaio 1862 ed il 1° aprile dello stesso anno aprì al suo interno un convitto. La Scuola era reputata tra le migliori del Regno per numero di alunni, qualità degli insegnanti e grado di eccellenza. Nonostante questi risultati, già dal 1884 il Consiglio propose di eliminare le ingenti spese per il suo mantenimento, chiedendo che divenisse di competenza statale. Le trattative non ebbero buon esito e, alla richiesta del Governo di declassare la Scuola, nel 1888 il Consiglio decise per la sua soppressione.
L'archivio fu interamente organizzato da Adelfo Grosso, Direttore della Scuola.

Alle serie concernenti la gestione amministrativa si affiancano quelle relative alla didattica: programmi, disposizioni, relazioni finali degli insegnanti e atti prodotti dagli allievi.

Da segnalare poi le carte riguardanti il convitto e la Biblioteca circolante, istituita nel 1868 e accessibile anche agli ex-alunni, la serie «Congressi ed Esposizioni», con materiale relativo alle manifestazioni cui partecipò la Scuola, e i registri che riportano l'iter scolastico di ogni alunno.

 

Estremi cronologici: 1860-1888
Consistenza: bb. 42, regg. 8
Strumenti di corredo: Inventario analitico