Opera Nazionale per la protezione della maternità e infanzia (O.N.M.I.) Federazione provinciale di Bologna

 

L'Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia fu istituita con L. 10 dicembre 1925, nr. 2277, per assistere le gestanti e i fanciulli lattanti e di prima età, e per la profilassi antitubercolare all'infanzia. L'attuazione di questi compiti fu affidata a un apposito organismo per ogni provincia, denominato Federazione provinciale dell'O.N.M.I. In completa autonomia, la Federazione bolognese si occupò, fin dal 1928, dell'istituzione dei consultori, in cui le donne ricevevano assistenza medica prima e dopo il parto, e ai bambini - sottoposti ad accertamenti - venivano somministrati latte in polvere e altri alimenti. Furono creati refettori materni, dove le madri che allattavano ricevevano un'alimentazione adeguata. Un altro versante di attività - per il quale essa agiva d'intesa con altri enti locali - era il ricovero in istituti profilattici e in colonie permanenti dei fanciulli deperiti e deboli, predisposti alla tubercolosi.

La Federazione segnalava al Comune donne e bambini bisognosi di misure assistenziali, quali somministrazione gratuita di medicinali, assegnazione a colonie e ad altre strutture anche fuori dal territorio provinciale e ricovero nei tre istituti di cura a ciò preposti (l'ospizio marino Augusto Murri, il preventorio Enrichetta Trentini e l'istituto profilattico di Barbiano dell'Opera pia Cassoli Guastavillani).La L. 23 dicembre 1975, nr. 698, stabilì la soppressione dell'Opera nazionale, le cui funzioni furono trasferite, a partire dal 1976, alle Regioni; la Federazione bolognese cessò la propria attività alla fine del 1975.

L'archivio conserva varie circolari e delibere, prodotte dall'ente o da questo raccolte. Di particolare interesse per comprendere il funzionamento della Federazione bolognese dell'O.N.M.I. è il carteggio amministrativo, organizzato secondo un titolario vigente a livello nazionale: vi si conservano, in particolare, materiali relativi all'assistenza e alla gestione degli istituti, anche con relazioni e fotografie. In registri a parte sono invece annotati i movimenti degli assistiti (ricoveri e affidamento in custodia). Completano l'archivio la documentazione contabile e quella relativa al personale.

 
 

Estremi cronologici: 1927-1976
Consistenza: bb. 479, regg. 311, voll. 3, schedari 5
Strumenti di corredo: Elenco e inventario analitico sul sito Città per gli archivi