Il Parco della Memoria Casone del partigiano

 
 

Situato in località Rubizzano in Comune di San Pietro in Casale, è nato con lo scopo di mantenere viva la memoria della lotta di liberazione partigiana, di cui questa zona è stata teatro nel periodo 1943-1945.

Luogo che si caratterizza anche per la ricchezza e la varietà della flora e della fauna, il Parco si articola in due strutture, il CASONE, cuore e anima dell’intera area, e il nuovo padiglione inaugurato nel 2006, sede del MUSEO DELLA MEMORIA.

Il Casone, costruito fra il 1790 e il 1850 su un isolotto nel mezzo di una vasta zona paludosa nella valle, raggiungibile prevalentemente in barca, era rifugio per il guardiano della valle e per i cacciatori. Nei giorni dell’insurrezione armata contro nazisti e fascisti aveva già le caratteristiche attuali: era circondato da un fossato collegato con la restante parte del territorio tramite una passerella.
Nei giorni 18 e 19 aprile 1945 fu il punto di raccolta di tutti i partigiani della zona. Qui si riunirono il Comando della Seconda Brigata Paolo e rappresentanti della Quarta Brigata Venturoli e il 21 aprile si ebbero i primi violenti scontri con i tedeschi in ritirata, che culminarono nel combattimento di domenica 22 aprile, in tutta la zona che dal Casone va verso San Pietro in Casale, fra Rubizzano e Gavaseto, a ridosso della ferrovia Bologna - Padova.
A seguito dei lavori di bonifica e prosciugamento della valle, il Casone crollò e fu ricostruito negli anni Settanta dai Partigiani della Seconda Brigata Paolo come testimonianza per le generazioni future.
Nella notte tra il 24 e il 25 aprile 2002 il magazzino antistante il Casone fu incendiato da vandali. Il Comune di San Pietro in Casale, insieme ad altre Amministrazioni comunali e all’ANPI, reagì costruendo il nuovo padiglione oggi sede del Museo della Memoria.
L’intera area circostante il Casone è anche un’ambiente di riequilibrio ecologico e di rifugio grazie all’introduzione di specie arboree e arbustive autoctone a costituire siepi e macchie boscate, la messa a dimora di oltre 10.000 piante per ricreare l’ambiente caratteristico del bosco planiziale.