Nuova De.Co. a Crevalcore: i Pulécc' del Venerdì Santo

Le sagome portatorce vennero usate la prima volta il 17 aprile 1840

Immagine dell'iniziativa
 

I Pulécc’, le sagome di legno portatorce, rappresentano il secondo ‘prodotto’ a Denominazione Comunale d’Origine (De.Co.) del Comune di Crevalcore, nato per volontà dell’Amministrazione stessa, che lo identifica come elemento culturale unico nel genere ed esclusivo della tradizione religiosa del paese. 
Un’importante ricorrenza di Crevalcore è infatti rappresentata dalla sera del Venerdì Santo, con la processione del Cristo morto, istituita secondo le ipotesi nel 1541 o nel 1600. Nell’occasione, via Giacomo Matteotti viene illuminata dalle sagome di legno portatorce, usate la prima volta il 17 aprile 1840. 

Le sagome portatorce vennero usate la prima volta il 17 aprile 1840, secondo la precisa testimonianza di Gaetano Frabetti: «L’anno 1840, alli 17 aprile in occasione che succes(s)e la funzione del Venerdì Santo fu fatta una luminazione da certi particolari del paiese per tutta la contrada col far tanti bamboci di abete da porvi sopra le brac(c)ie una torcia ogni braccia, dove essi servano anche per le altre feste. Il numero sono in tutti N. 200». 

Eseguiti e dipinti con quella certa rigida sommarietà, suggerirono ai crevalcoresi l’espressione «al pèr un pulécc’ dal vènar sant» per irridere a qualche figura paesana impropriamente agghindata. Il Venerdì Santo del 1938 fu perciò uno degl’ultimi in cui «lungo le strade della processione spiccavano i vecchissimi pulicchi od Erme di legno portanti ciascuno due torcie a vento» (Bollettino di Crevalcore, anno X, n. 4-5, aprile-maggio 1938). L’antica tradizione ritorna quando l’Associazione Commercianti Centro Vivo ha deciso di ridare nuova vita ai “pulicchi”.

 

Dal Venerdì Santo del 1994 la Processione del Cristo morto torna ad essere affiancata dalle sagome dei giovanetti reggitorcia: saranno sessanta, dipinti su entrambi i lati, impresa che ha comportato mesi di lavoro volontario e un grande spirito di sacrificio, concreta dimostrazione di amore per il Paese e per le sue tradizioni. (Da P. Cassoli, La tradizione del Venerdì Santo a Crevalcore, riedizione del Quaderno n. 2 dell’A.I.R.). 

“Siamo particolarmente lieti di questo secondo protagonista del nostro Registro delle De.Co.. - dichiara Marco Martelli sindaco di Crevalcore – che questa Amministrazione Comunale ha fortemente promosso e che la Commissione preposta ha approvato con grande convinzione. Siamo consapevoli che i Pulécc’ rappresentano una peculiarità della nostra tradizione e che sia perciò importante valorizzarla e farla conoscere, per diventare anche un elemento di attrazione per il turismo religioso e non solo. Voglio ringraziare – conclude Martelli –  tutti gli storici locali e quanti si prodigano per custodire la nostra storia come anche i volontari che dei Pulécc’ si sono presi cura fino ad ora”.

 
 
Data di pubblicazione: 22-03-2023
Data ultimo aggiornamento: 22-03-2024
 
 
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