A Casalecchio di Reno il teatro mette sempre più al centro le comunità

Presentata la nuova stagione multidisciplinare del Teatro Laura Betti

Teatro Betti di Casalecchio di Reno. Foto dal sito del teatro
 

Un teatro che parla a tutti: la stagione multidisciplinare 2019-20 del Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, curata da ATER circuito regionale dell’Emilia-Romagna, prosegue lungo il solco tracciato negli ultimi anni. L’obiettivo è creare un teatro di comunità e vivo tutto l’anno, attraverso un cartellone, che mostra la voglia di parlare a tutte le generazioni con linguaggi diversi. Oltre a spettacoli, sono in programma laboratori, dibattiti culturali, residenze artistiche. Musica, danza e prosa si susseguiranno sul palco, con un'attenzione particolare al teatro contemporaneo, capace di ispirare riflessioni su temi caldi e d’attualità. La stagione si apre con il ritorno del Teatro Arcobaleno e l’ormai consolidata collaborazione con Gender Bender festival: sabato 26 ottobre (ore 18, in replica domenica 27 ottobre alle 17 e alle 20) lo spettacolo "Stereotypes game", una performance interattiva rivolta della coreografa israeliana Yasmeen Godder. Sul palco i performer Shuli Enosh e Ofir Yudilevich, che inviteranno il pubblico a riconoscere gli stereotipi di genere e a parlarne apertamente stimolando la riflessione su un tema delicato quanto attuale.

La stagione in abbonamento si apre il 7 novembre (ore 21, in replica l’8 novembre alle 11) con Overload, vincitore del premio UBU nel 2018 come miglior spettacolo dell’anno. Prodotto da Teatro Sotterraneo, l’opera è incentrata sul personaggio di David Foster Wallace, celebre scrittore americano scomparso nel 2008 e interpretato da Claudio Cirri.

Il 22 novembre (ore 21), nell’ambito di Politicamente Scorretto, verrà celebrato il ventennale di uno spettacolo che ha cambiato il teatro di narrazione: Ascanio Celestini, oltre a riportare in scena "Radio Clandestina", ragionerà con un ospite del progetto ideato con Carlo Lucarelli sul rapporto tra storia e narrazione orale.
Il 5 dicembre (ore 21), invece, il palco sarà tutto per i trentadue studenti dell’ITC “Gaetano Salvemini”, che in occasione degli eventi in commemorazione della strage del 1990, porteranno in scena "Bluebird", un progetto a cura di Massimiliano Briarava incentrato sul concetto di Kalokagathìa: l’ideale per cui la bellezza è la ricompensa per chi è buono, testo ispirato a "L’Uccellino azzurro" di Maeterlink.
Sabato 14 (ore 21) sarà la volta del "Concerto per Thelma e Louise", rivisitazione del famoso film di Ridley Scott sotto forma di racconto in teatro e musica con Angela Baraldi e Francesca Mazza e con Rita Marcotulli al pianoforte. A seguire, il 18 dicembre (ore 21), il riallestimento di "Tango Glaciale" di Mario Martone, spettacolo che fece il suo debutto nel 1982 cambiando la storia della sperimentazione italiana.

Il 2020 si aprirà con il nuovo lavoro di Lucia Calamaro, "Nostalgia di Dio", in programma il 14 gennaio (ore 21), si prosegue il 25 gennaio (ore 21) con Storia di un’amicizia. Liberamente ispirato al celebre romanzo "L’Amica Geniale" di Elena Ferrante.

Giovedì 6 febbraio (ore 21) sarà la volta di "Turandò", con il duo Musica Nuda composto da  Petra Magoni e Ferruccio Spinetti che porterà in scena uno spettacolo di matrice popolare incentrato sul tema della guerra tra maschi e femmine, ma anche sull’eterno scontro culturale tra Oriente e Occidente.

Il 19 febbraio (ore 21) la musica sarà di nuovo protagonista con il concerto di Clarice Assad e Fabrizio Bosso. La figlia d’arte di Sergio Assad.

"Storia di un oblio", in programma il 27 e 28 febbraio (ore 21), firmato da Roberto Andò con lo straordinario Vincenzo Pirrotta, porta per la prima volta in Italia il celebre racconto “Quel che io chiamo oblio” di Laurent Mauvignier, uno degli scrittori francesi più apprezzati dal pubblico e dalla critica. Lo spettacolo è inserito nella mini-rassegna Palchi resistenti, tre spettacoli a numero limitato di pubblico su cui, per chi non è abbonato, si consiglia la prenotazione. 

"Una notte sbagliata", in scena il 6 marzo (ore 21), è la storia della gratuità del male insensato che costa senza alcuna ragione razionale la vita a Tano, pestato a morte da alcuni agenti. Uno spettacolo di e con Marco Baliani.

Il tema della morte, ma in chiave trascendentale e filosofica, è centrale anche nello spettacolo di danza allestito dalla Compagnia Abbondanza Bertoni in programma il 20 marzo (ore 21) e intitolato "La morte e la fanciulla", incentrato su tre giovani figure femminili che, mediante un incontro-scontro tra il piano coreografico “live” e quello dello schermo che restituisce l’immagine che la morte ha di noi, accompagnano lo spettatore in un viaggio verso il mistero della fine.

Le stragi di Capaci e via D’Amelio sono invece il tema del testo scritto da César Brie, teatrante di lungo corso capace di rendere il teatro un'esperienza necessaria che mette al centro della scena l'essere umano e la memoria civile. Nell’opera, intitolata "Nel tempo che ci resta" e in calendario il 4 aprile (ore 21), le anime delle due coppie vittime degli attentati (Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto) e del pentito mafioso Tommaso Buscetta si raccontano nel cantiere abbandonato di Villagrazia. Lo spettacolo, grazie all’adesione da parte di ATER al progetto “Teatro No Limits”, sarà audiodescritto per non vedenti e ipovedenti.

A chiudere la stagione sarà "Male variations", progetto ideato e prodotto dal Balletto di Roma che si dirama in tre coreografie incentrate sul tema della mascolinità. Selezionato per partecipare al NID Platform 2019, realtà nata nel 2012 allo scopo di sostenere la migliore produzione coreutica italiana, lo spettacolo andrà in scena venerdì 17 aprile (ore 21).

Spettacoli fuori abbonamento

Il 30 gennaio (in replica il 31 gennaio e l’1 febbraio, ore 21) sarà la volta del primo spettacolo fuori abbonamento: "Macello", che apre anche la mini rassegna Palco resistente. L’opera di Pietro Babina si ispira alle poesie di Ivano Ferrari, che in gioventù lavorò al macello di Mantova.

L’integrazione e il razzismo saranno al centro di "Negri senza memoria", di e con Alessandro Berti, secondo volume della trilogia ”Bugie Bianche”, dedicata allo sguardo dei bianchi sui neri e iniziata con Black Dick. In programma il 13 febbraio (in replica il 14 e il 15 febbraio, ore 21), sempre all’interno di Palco resistente.

Un capitolo a parte merita "Pruvulazzu", progetto che l’eclettico performer coreano Won Myeong Won porterà in “scena” a Casalecchio il 21 e 22 febbraio (ore 21) sotto forma di prova aperta. Il progetto svilupperà a Casalecchio di Reno nel corso di una lunga residenza artistica che coinvolgerà artisti provenienti da tutto il mondo (Canada, Finlandia, Svezia, Lituania, Norvegia, Danimarca, Italia, Giappone e Corea).  Nel corso della residenza Myeong Won lavorerà al suo progetto, ma soprattutto abiterà la città, incontrerà altri artisti, italiani e non, gli adolescenti del progetto “Generazioni a teatro” e altre fasce di pubblico con cui verranno organizzati incontri e workshop.

Infine, il 31 dicembre (ore 22.15), nell’ambito del tradizionale Capodanno di Comunità, le menti eccentriche dei Camillacromo saluteranno il 2019 dando vita al concerto Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin in un frizzante incontro tra swing, tango, valzer e sonorità balcaniche.

Tutti a tavola dalla sfoglina
Da segnalare la collaborazione con il ristorante “La Sfoglia Rina” di Casalecchio di Reno, che sarà sempre aperto nelle sere degli spettacoli per dare possibilità agli spettatori di godersi una buona cena prima di sedersi in platea.

Per informazioni su abbonamenti e biglietti:
Tel. 051 570977
Web: www.teatrocasalecchio.it/info-biglietteria
E-mail biglietteria@teatrocasalecchio.it
Teatro Comunale Laura Betti, Piazza del Popolo, 1 – Casalecchio di Reno

 
 
Data di pubblicazione: 07-10-2019
Data ultimo aggiornamento: 07-10-2019
 
 
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