Bologna, nasce la Polizia Locale di Comunità

 

Dopo lo Spazzino di quartiere, il Comune di Bologna mette in campo il “Poliziotto di comunità”: un’altra nuova figura per avvicinare l’Amministrazione alla comunità e presidiare con una maggiore presenza la città a partire da settembre.
Inoltre presenta un pacchetto di risorse per rafforzare gli strumenti di prevenzione nei quartieri e nelle zone della “movida”, oltre all’estensione del sistema di videosorveglianza. 

Il nuovo sistema di lavoro che propone il Comune di Bologna è dunque basato sulla prossimità e sulla prevenzione, in diversi ambiti e attraverso diverse misure:
1. Polizia Locale di Comunità
2. Quartieri: 250 mila euro per progetti di zona in chiave di prevenzione nei 6 Quartieri della città
3. “Movida”: 213 mila euro per potenziamento street tutor e bagni pubblici grazie all’accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna
4. Videosorveglianza: 1 milione di euro per estendere il sistema di videocamere, grazie ad un cofinanziamento di 500mila euro del Ministero degli Interni. 

POLIZIA LOCALE DI COMUNITÀ
La Legge Regionale n. 13/2018 ha introdotto il modello di “Polizia Locale di Comunità”, caratterizzato dalla presenza capillare degli operatori di polizia locale sul territorio che oltre a garantire i servizi di interesse cittadino, operano quotidianamente sulla zona di riferimento a stretto contatto con la comunità, attraverso meccanismi di dialogo permanente con i cittadini, di comunicazione e presenza rassicurante. 

A Bologna da tempo la Polizia locale è organizzata attraverso la presenza di 6 reparti territoriali, uno per ogni quartiere.  
Da settembre i reparti territoriali, oltre a mantenere le loro attività istituzionali di interesse cittadino, svolgeranno le attività ordinarie nel loro ambito territoriale potenziando i servizi in chiave di prossimità: l’unità mobile ogni settimana sarà in tutti i quartieri, una mattina in orari e luoghi fissi, nelle zone più popolate e frequentate. Inoltre tornerà con maggiore frequenza la presenza a piedi della polizia locale in città e un rafforzamento del presidio nei parchi.

Nel dettaglio la riorganizzazione del servizio di polizia locale in un’ottica di prossimità sarà caratterizzata dalle seguenti modalità:

1. La Polizia locale torna “a piedi”: servizio appiedato di prossimità, orientato al dialogo con i cittadini e alla prevenzione

Per sviluppare il contatto diretto con la comunità attraverso una maggiore e più visibile presenza, i reparti territoriali della Polizia Locale organizzeranno in maniera strutturale l’attività appiedata secondo i seguenti principi: 
➢ servizi appiedati in uniforme con personale dedicato
➢ rotazione delle aree e dei percorsi oggetto del servizio
➢ contatto costante con la comunità 

2. Il servizio “Ufficio Mobile” nei quartieri

Per valorizzare il principio fondante della “Polizia Locale di Comunità”, vale a dire entrare in contatto e sinergia con i cittadini, singoli o aggregati in punti spontanei, in ciascuno dei 6 quartieri sarà presente un ufficio mobile della Polizia Locale, ben riconoscibile e appositamente attrezzato, secondo un calendario che sarà divulgato a inizio settembre per favorire il contatto con la cittadinanza. Gli operatori di Polizia Locale che svolgeranno questo servizio tramite l'Ufficio Mobile”, potranno:
➢ raccogliere segnalazioni, denunce, esposti, ecc
➢ rispondere a richieste di informazioni dei cittadini 
➢ garantire una informazione precisa e qualificata circa i principali interventi in corso e previsione sul territorio

3. Nei parchi anche con i cinofili:

E’ partito in via sperimentale nel mese di giugno un’attività congiunta tra i reparti territoriali e il nucleo cinofili, che prevede la presenza degli operatori di Polizia Locale nei parchi cittadini. Questa forma di presidio, che viene effettuata a piedi, rappresenta una forma di rassicurazione e di rafforzamento del senso di sicurezza nei parchi e nel territorio.
Gli operatori avranno la possibilità di avvicinare ed essere avvicinati dai cittadini, al fine di potenziare quel rapporto di prossimità e di comunità che costituisce la peculiarità della Polizia Locale. 


QUARTIERI: 250 mila euro per progetti di zona in chiave di prevenzione da realizzarsi nei 6 Quartieri della città

Sono previsti 250 mila euro in spesa corrente per il 2022 da destinare ai 6 Quartieri di Bologna (circa 40 mila euro per ogni Quartiere), per la realizzazione di progetti di zona in chiave di prevenzione per una migliore vivibilità e per una maggiore sicurezza dei cittadini.  
I progetti sono frutto di un lavoro congiunto tra il Gabinetto del Sindaco e i Quartieri che, per le zone indicate dai Quartieri come maggiormente bisognose di attenzione,  ha preso in considerazione il contesto di riferimento, le dimensioni e i fenomeni di insicurezza urbana lì localizzati nonchè le opportunità già esistenti sul territorio su cui fare leva.
Diversi sono gli strumenti che potranno essere messi in campo in relazione alle problematiche evidenziate dalle singole zone, dal potenziamento dei servizi per gli adolescenti a interventi di mediazione dei conflitti, da attività di animazione culturale e sportiva per “riconquistare” lo spazio pubblico fino a interventi mirati al contrasto alla solitudine, mediazione sociale e sviluppo di reti di prossimità. 


“MOVIDA” NEL CENTRO STORICO: 213 mila euro per il potenziamento degli street tutor e nuovi bagni pubblici presidiati grazie all’accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna 

È stato siglato l’Accordo di Programma con la Regione Emilia-Romagna per il cofinanziamento del progetto “Vitalità sociale e culturale della città nel rispetto delle regole”. 213.000 euro è il costo comprensivo del progetto, di cui l’80% a carico della Regione e il 20% del Comune.

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere una socialità nello spazio pubblico orientata ad una migliore convivenza e al rispetto delle regole, e prevede l’estensione dell’impiego della figura degli “Street Tutor”, operatori qualificati il cui utilizzo è disciplinato dalla Legge Regionale n.24/2003, in attività di mediazione dei conflitti nello spazio pubblico, con un ruolo di sensibilizzazione e prevenzione, al fine di contenere gli eccessi e migliorare la fruibilità ed il civile utilizzo delle aree del centro storico.

Inoltre sono previsti nel progetto nuovi servizi igienici gratuiti e aperti fino alle ore notturne e presidiati da personale che ne assicuri il corretto uso e l’adeguata pulizia, nelle aree interessate dalla “movida”, sulla scia di quanto realizzato negli scorsi mesi in piazza Aldrovandi, con un servizio igienico complementare a quello dei chioschi del mercato rionale, con estensione oraria fino alle ore 2,30 nel fine settimana, per la cui gestione e pulizia è stato inoltre realizzato un inserimento lavorativo tramite il progetto Insieme per il Lavoro. 


VIDEOSORVEGLIANZA: 1 milione di euro per estendere il sistema di videocamere, grazie ad un cofinanziamento di 500mila euro del Ministero degli Interni

È stato cofinanziato dal Ministero dell’Interno il progetto di “Potenziamento dei sistemi di videosorveglianza integrata con il sistema di illuminazione pubblica” presentato nel dicembre 2021, per un totale di 1 milione di euro, di cui 500 mila previsti dal finanziamento ministeriale. 
Il progetto prevede, in accordo con il Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, l’estensione del sistema di videocamere in zone che attualmente ne sono sprovviste, in particolare la zona Stadio, la zona CAAB e il distretto fieristico.
Prosegue così l’impegno del Comune di Bologna per dotare i quartieri della città di questo strumento utile sia in termini di deterrenza che per le attività delle autorità preposte alle indagini e al contrasto ai reati.

 

Fonte: Ufficio stampa Comune di Bologna
e-mail: ufficiostampa@comune.bologna.it

 

Data di pubblicazione: 19-07-2022