Comunicato stampa

Strade, chiuso in via precauzionale il ponte sul Reno tra Cento e Pieve di Cento. Lunedì il via ai lavori

 
 

Il comune di Cento (Fe), d’intesa con la Città metropolitana di Bologna e in accordo con il sindaco di Pieve di Cento, ha disposto con un’ordinanza contingibile e urgente la chiusura alla circolazione del ponte in via Bologna di collegamento fra Cento e Pieve di Cento (cogestito da Comune e Città metropolitana).

Il consigliere delegato della Città metropolitana di Bologna Marco Monesi e il sindaco di Cento Fabrizio Toselli dichiarano:
«Si tratta di un provvedimento assunto in via precauzionale nel momento in cui abbiamo ricevuto l’esito degli approfondimenti, che hanno documentato come la struttura non versi in un buono stato di conservazione. Pur consapevoli dei disagi che inevitabilmente ci troveremo ad affrontare, in tutta coscienza abbiamo assunto questa decisione dettata dalla necessità di salvaguardare la sicurezza dei fruitori del ponte».

La chiusura non sarà fine a se stessa. «Abbiamo già iniziato le procedure d’urgenza per l’immediato reperimento delle risorse e la tempestiva esecuzione delle opere provvisionali, per cui è stata prevista una durata di una quarantina di giorni. Questi lavori consentiranno di mettere in sicurezza il ponte e di allungarne la ‘vita’ utile residua: quando saranno completati non solo sarà ripristinata la regolare circolazione, ma potranno anche tornare a transitare i mezzi pesanti, sino alle 33 tonnellate, riportando il limite a quello previsto dal Codice della Strada».

Il percorso che ha condotto a questa disposizione è cominciato nell’ottobre scorso ed è stato condotto nell’ottica della doverosa prevenzione.
Sul Ponte sono stati disposti il limite massimo di 50 chilometri orari e il divieto di transito ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 15 tonnellate (ad eccezione dei mezzi adibiti a trasporto pubblico, dei residenti e afferenti alle proprietà private). Infatti a dicembre è stata prodotta una relazione di ispezione: la situazione di degrado, già evidenti nelle ispezioni del 1994 e dell’immediato post sisma, che però non hanno avuto alcun seguito, ha consigliato un’adeguata campagna di indagini, il cui incarico è stato affidato a giugno dalla Città metropolitana. A luglio sono stati eseguite le verifiche di capacità portanti: le indagini di rilievo strutturale e le indagini materiche, con carotaggi, rilievi e prove di laboratorio.
«Ne è emerso appunto che la struttura, risalente al 1967 e progettata dal Genio Civile di Ferrara, non versa in buono stato di conservazione e necessita di opere provvisionali. Si dovrà intervenire sulle tre campate con l’installazione di carpenterie metalliche e l’inserimento di tiranti, cui seguirà la sistemazione dei giunti: una modalità di intervento che, fra l’altro, garantirà l’invarianza idraulica del fiume. È nostra intenzione procedere anche al monitoraggio e allo studio del ponte, attraverso la strumentazione con celle di carico, che permetteranno di individuare eventuali anomalie».
Come detto, Ponte Nuovo potrà poi essere riaperto in piena normalità e revocando il divieto ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 15 tonnellate.

«Dal momento che si tratta di una condizione di urgenza siamo riusciti a individuare le risorse necessarie, di cui ci faremo carico interamente per circa 200mila euro, e a definire il percorso più rapido possibile, che inizierà già lunedì. Metteremo così in sicurezza l’infrastruttura, ma non ci fermeremo. Dovremo reperire i fondi per l’intervento definitivo, che prevede la realizzazione completa di un nuovo impalcato per oltre tre milioni di euro».
Infine un duplice invito. «Chiediamo a tutti collaborazione e pazienza per convivere con questa situazione. Raccomando inoltre di considerare i possibili rallentamenti nella circolazione nell’affrontare gli spostamenti. Per parte nostra verrà fornito il massimo supporto nella viabilità, che sarà direzionata in via alternativa su Ponte Vecchio e sulla SP66/SP255, via Modena».

“Questa opera - aggiunge Monesi -sarà al primo posto dell’elenco di priorità che ci ha chiesto il Governo entro l’1 settembre e speriamo sia sollecita anche l’assegnazione dei fondi”.

 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 27-08-2018