Comunicato stampa

20 settembre 2006 - Violenza sulle donne


 
 

Il Consiglio provinciale approva all'unanimità un documento sulla prevenzione e la repressione del fenomeno

Il Consiglio provinciale ha condannato i recenti episodi nazionali e locali di violenza sulle donne approvando all'unanimità l'ordine del giorno presentato da Vania Zanotti (gruppo Ds) e Claudia Rubini (An), sottoscritto dai presidenti di tutti gli altri gruppi consiliari e successivamente integrato da un emendamento del consigliere Finotti (FI). Il documento prende atto che la violenza sulle donne è un fenomeno in crescita (ogni giorno in Italia sette donne, in media, denunciano una violenza sessuale), che spesso si verifica tra le mura domestiche e in situazioni non necessariamente disagiate (la prima causa di morte violenta delle donne, sia nei paesi ricchi che poveri, è la violenza che subiscono in famiglia), che nasce da una cultura "che nega alle donne pari opportunità e legittima l'appropriazione o la soppressione del loro corpo", come dimostrano alcuni recenti fatti di cronaca.

Per questi motivi, l'odg impegna la Giunta provinciale a collaborare con tutti i Comuni "al fine di costruire e diffondere azioni concrete contro la violenza alle donne". In particolare, il documento auspica un'efficace prevenzione, attivando "un maggior raccordo tra scuola, servizi territoriali e consultori per intervenire più efficacemente nelle politiche educative sulla relazione tra uomo e donna, sull'educazione all'uguaglianza e sul rispetto delle differenze". Viene inoltre ribadito l'impegno a "verificare l'adeguamento del sostegno dato dalla pubblica amministrazione alla "Casa delle donne per non subire violenza", rendendolo compatibile alle tante richieste di accoglienza che pervengono dalle donne che subiscono maltrattamenti e coercizioni". Ancora, si sottolinea l'importanza di "concertare maggiormente con gli organismi che tutelano l'ordine pubblico strategie atte a prevenire gli atti di violenza e strategie di accoglienza della denuncia della violenza subita che rendano meno traumatico il percorso che la donna si trova ad affrontare, anche qualora intenda denunciarne il responsabile, anche se famigliare". Infine, si invita il Governo a considerare la violenza contro le donne prioritaria nella definizione delle politiche delle pari opportunità, con particolare attenzione all'aggiornamento delle norme per l'inasprimento delle pene.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 22-07-2008