Comunicato stampa

10 marzo 2009 - "Tessera bibliotecaria per i nuovi nati e le nuove nate"


 
 
Simona Lembi, assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità della Provincia di Bologna e Duccio Campagnoli assessore alle Attività Produttive, Sviluppo Economico e Piano Telematico della Regione Emilia-Romagna, hanno presentato oggi, in Conferenza Metropolitana dei Sindaci, il progetto "Tessera bibliotecaria per i nuovi nati e le nuove nate". Il progetto prevede l'invio ai nuovi nati del territorio provinciale della tessera della biblioteca del Comune di residenza, sulla base di un modello unitario, da predisporre per il riconoscimento tramite tecnologia ottica e che possa valere per tutte le biblioteche pubbliche di base del polo Ubo-Sbn, attraverso un processo di adeguamento tecnologico delle modalità d'accesso ai servizi di prestito delle biblioteche.

"La proposta che la Provincia di Bologna ci ha sottoposto - afferma Duccio Campagnoli - sarà, di fatto, la prima attuazione di FedERa e, cioè, del programma di accesso unificato ai servizi della Pubblica Amministrazione e all'ulteriore sviluppo ed estensione della rete telematica a larga banda Lepida". "Abbiamo scelto, così - afferma Simona Lembi - di promuovere iniziative culturali rivolte all'infanzia, favorendo con maggior forza l'accesso dei più piccoli alle biblioteche pubbliche del nostro territorio. Si tratta per noi di valorizzare un'eccellenza: il sistema bibliotecario bolognese".

Ideato nell'ambito delle politiche provinciali di miglioramento dell'accesso delle persone, in particolare dei nuovi nati, ai servizi culturali, il progetto è inserito nel Piano Telematico dell'Emilia-Romagna (PiTER) 2007-2009 per questa prima fase e s'inquadra nella prospettiva di condivisione e di circolazione delle identità degli utenti del progetto regionale FedERa, in coerenza con le Linee Guida del Piano Telematico. Al progetto collaborano anche Lepida s.p.a (società in house della Regione Emilia-Romagna) e l'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna. L'adesione dei Comuni a questa prima fase sperimentale è su base volontaria, con il coordinamento del Servizio Cultura della Provincia e verrà progressivamente estesa a tutto il territorio.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 10-03-2009