Comunicato stampa

01 giugno 2010 - Tagli agli organici scolastici: il nodo resta la reale autonomia degli enti locali


 
 

Dichiarazione dell'assessore Giuseppe De Biasi

Dichiarazione dell'assessore provinciale alla Scuola, formazione e lavoro Giuseppe De Biasi sui tagli agli organici scolastici.


"L'organico funzionale è un buon percorso ma il nodo resta la reale autonomia degli Enti locali in materia d'istruzione. Gli annunciati tagli alla scuola e le contrapposizioni di questi ultimi giorni con l'USR fotografano una situazione di estrema difficoltà del sistema scuola a reggere al ridimensionamento voluto dal Governo che, pur tenendo conto delle oggettive difficoltà economiche, sembra non voler porre l'istruzione al centro dello sviluppo sociale, civile ed economico del paese, investendo sulla conoscenza come prioritaria via d'uscita da una crisi strutturale come quella che stiamo vivendo. Al ministro della Pubblica Istruzione si è di fatto sostituito il ministro dell'Economia e delle Finanze, visto come in questi giorni gli uffici scolastici provinciali (ora Uffici dell'USR) stanno tagliando cattedre e classi ubbidendo ad un semplice criterio di cassa, senza che alla base ci sia un progetto didattico e culturale.


Nella circolare ministeriale n° 37 sono state già stabilite le dimensioni di questi tagli, che l'USR ha quantificato in 231 docenti in meno nella nostra provincia per un totale di 1192 in regione. Nel tentativo di fronteggiare l'emergenza è riemersa l'opportunità di avvalersi da parte delle istituzioni scolastiche dell'organico funzionale, introdotto dall'art 21 della L. 59/97. che stabiliva gli organici secondo un'autonomia progettuale degli istituti. L'organico funzionale (forse sarebbe opportuno definirlo "strutturale") dovrebbe essere il risultato dell'organizzazione globale del piano dell'offerta formativa e comprende il riassetto, nei limiti consentiti dall'autonomia e dalla flessibilità, degli insegnamenti obbligatori e del loro potenziamento, degli accordi di rete tra scuole diverse, del coinvolgimento di tutte le componenti della scuola.


Eppure, nonostante le indicazioni contenute nella citata circolare n°37 "sulla esigenza che le Regioni, gli Enti locali, nonché le OOSS, vengano opportunamente coinvolti nella fase di elaborazione del piano di assegnazione delle risorse di organico alle singole province", finora le Province non sono state minimamente coinvolte nella definizione degli organici. Tutto ciò è ancora più grave se consideriamo che la Provincia e i Comuni sono titolari di specifiche ed importanti attribuzioni in materia di politiche scolastiche, sul dimensionamento e distribuzione della rete scolastica, di programmazione dell'offerta formativa e del diritto allo studio. In questi giorni ci troviamo a dover fronteggiare richieste assurde, come abbinare più insegnamenti o scomporre lo stesso insegnamento, non in base un progetto didattico, ma solo per rispondere alla composizione di un monte ore e di un monte cattedre provinciale che tenga conto delle restrizioni. In questa logica ci chiediamo se ha ancora senso parlare di autonomia delle singole istituzioni scolastiche come previsto dalla nostra Costituzione e dalle normative derivate".

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 01-06-2010