Comunicato stampa

14 aprile 2010 - "Siamo tutti pedoni", al via la campagna nazionale per difendere gli utenti deboli della strada


 
 

Ogni anno sulle strade italiane vengono uccisi 600 pedoni, il 30% mentre attraversa sulle strisce. Più di 20.000 vengono feriti. Oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni. Per evitare questi numeri spesso basterebbe il semplice rispetto delle regole da parte di chi guida. Per richiamare l'attenzione sui diritti violati dei cosiddetti "utenti deboli della strada" dal 15 aprile parte la campagna nazionale "Siamo tutti pedoni" che fino al 31 maggio coinvolge Bologna e altre città (Roma, Venezia, Bari, Verona, Cosenza, Genova, Palermo, Monza, Napoli, Pisa, Trieste, Palermo, Barletta), sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è promossa da Provincia di Bologna, Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna, Centro Antartide, Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uil pensionati, Arci, Conad, CoopAdriatica, Associazioni familiari e vittime della strada, Aci, Auser, Legambiente, Unione italiana ciechi, Aias, Anmic, Anpas, Asaps, Anmil.


Agli automobilisti in attesa del verde verrà consegnato un libretto con vignette e messaggi di personaggi che invitano a guidare mettendo al primo posto la sicurezza - dei pedoni ma non solo - e a riflettere sulle difficoltà di chi per muoversi utilizza il più antico mezzo di trasporto: i piedi. Sabato 17 aprile, sotto le Due Torri, la Provincia di Bologna parteciperà alla distribuzione con l'assessore alla Viabilità Sandro Mandini e Maria Rosaria Sannino, comandante della polizia provinciale, mentre in piazza Ravegnana sarà allestito un gazebo informativo. Nel libretto si sorride amaro con i disegni di Giannelli, Vauro, Giuliano, Staino, Pillinini, Rebori, Maramotti, Minoggio, Gomboli e Zaniboni: dall'immagine di Dante che attraversa "l'inferno" di una via trafficata a Cappuccetto Rosso esortata ad attraversare il bosco e non la strada perché "al massimo incontra il lupo".


Oltre alle vignette tanti volti noti reali o immaginari si associano a messaggi di prudenza. Eva Kant spiega a Diabolik che fuori dalla macchina è "un pedone come gli altri". Licia Colò ricorda che l'uomo è un "pedone per natura". "Quando guidi ricorda che anche tu sei un pedone" recita invece Piero Angela. I comici bolognesi Malandrino e Veronica sottolineano l'importanza del rispetto dei limiti di velocità poiché "un pedone investito a 60 km/h non ha speranze di sopravvivere". Massimo Gramellini esorta infine a portare "l'aria d'Europa sulle strade italiane" e ricorda che "nei paesi civili il pedone è sacro". Anche lo scrittore Carlo Lucarelli, il comico Vito, l'inviata di Striscia la notizia Cristina Gabetti, gli attori Lucio Allocca e Germano Bellavia (i vigili urbani Otello e Guido nella soap opera "Un posto al sole"), Franco Taggi dell'Istituto superiore di sanità e il filosofo Duccio Demetrio sono uniti nell'elogio dell'arte del camminare, vantaggiosa per la salute delle persone e della terra visto che il pedone non inquina e non spreca energia.

Per informazioni

www.siamotuttipedoni.it

Per scaricare il libretto http://www.siamotuttipedoni.it/images/stories/Libretto_Siamo_Tutti_Pedoni%202010_mail.pdf


 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 15-04-2010