Comunicato stampa

28 ottobre 2004 - Settimana del Risparmio Idrico, perché è importante per la nostra provincia


 
 

Dichiarazione dell'assessore provinciale all'Ambiente Emanuele Burgin

«Nella nostra provincia si consumano 250 milioni di metri cubi all'anno di acqua. Di questi, 110 vengono prelevati dalle falde sotterranee, prevalentemente nei pozzi posti sulle conoidi del Reno e del Savena, ma anche in migliaia di altri piccoli pozzi, pubblici e privati. La conseguenza è che in tutta la pianura si aggrava sempre più il fenomeno della subsidenza: in particolare nei territori di Sala, Calderara, Castelmaggiore, Ozzano (cioè a valle dei grandi campi pozzi) la terra arriva a sprofondare fino a 3 centimetri l'anno.
Si stanno evidenziando alcuni problemi di instabilità degli edifici, così come si rende necessario un periodico e costosissimo intervento di innalzamento degli argini dei fiumi. L'attuale situazione deriva dalla grande scelta strategica degli anni '60 (centrale del Setta, pozzi di pianura, tangenziale idrica, serbatoi di Casalecchio e San Lazzaro che dominano la pianura): allora la subsidenza non c'era, ora siamo al tempo delle scelte non più rinviabili.
La prima di queste è senz'altro la promozione del risparmio idrico: dagli attuali 200 litri giornalieri per abitante, dobbiamo scendere all'obiettivo dei 150 indicato dalla legge. Questo non è solo un atteggiamento di civiltà, ma è anche la prima risposta ad un problema reale. Ma il risparmio, purtroppo, non basta. Il Piano di Tutela delle Acque - allo stato attuale di definizione - individua in 11 milioni di mc/anno il quantitativo di acqua che dal prelievo in falda deve essere spostato a quello di superficie. Siamo anche convinti - sulla base dei confronti già intercorsi - che il Piano, una volta adottato (fine 2004), riconoscerà tale bisogno in misura significativamente superiore. Oltreché dai nostri studi, la criticità del problema è avvalorata anche dai forti mutamenti climatici in atto.
Da qui dunque la scelta, chiaramente indicata dalla Provincia di Bologna nel suo Programma di Mandato, a favore di grandi opere infrastrutturali che possano davvero mettere in sicurezza il nostro territorio. Lavoreremo perché il 2005 sia l'anno del confronto risolutivo, l'anno in cui chi ha proposte alternative le dovrà mettere in campo per discuterne e concludere con una scelta.
Di fianco alla grande opera, c'è poi la serie dei 1367 interventi puntuali già individuati come necessari, Comune per Comune, da qui al 2010, secondo due linee portanti: da un lato, la bonifica del sistema acquedottistico per la riduzione delle perdite (oggi, mediamente, siamo sopra il 18%) e la sostituzione delle vecchie reti in cemento-amianto; dall'altro, l'adeguamento del sistema delle reti fognarie e dei depuratori, ormai sottodimensionati rispetto alle esigenze degli abitati, se non addirittura completamente mancanti, come capita in alcune (fortunatamente poche) situazioni.
Condividiamo dunque lo spirito e le iniziative di questa Settimana del Risparmio Idrico con un plauso alla Regione che l'ha promossa e con la consapevolezza del suo carattere non rituale: l'acqua è davvero un bene prezioso».
 
 
 
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