Comunicato stampa

12 luglio 2006 - SASIB: fallite le trattative sindacali l'azienda chiede all'assessore Rebaudengo la convocazione delle parti


 
 
Dopo quarantacinque giorni di incontri infruttuosi tra la direzione della Sasib e la rappresentanza sindacale aziendale, assistita dai sindacati metalmeccanici territoriali, l'azienda ha formalizzato la richiesta all'assessorato provinciale al Lavoro, prevista dalle norme di legge, di convocazione delle parti, ''al fine di un ulteriore esame della materia e la formulazione di proposte per la realizzazione di un accordo''.
Anche Fim, Fiom e Uilm hanno comunicato all'assessorato al Lavoro il decorso infruttuoso, dei quarantacinque giorni di trattative, chiedendo però che non si proceda alla convocazione delle parti, in quanto giudicano illegittima la procedura di licenziamento collettivo attivata dalla Sasib. L'assessore Paolo Rebaudengo, in proposito ha dichiarato che attenderà sino a venerdì l'esito delle trattative in corso per la vendita dell'azienda bolognese. Qualora, come egli auspica, l'esito sarà positivo, si aspetta che sia la stessa Molins, attuale proprietaria, a ritirare la procedura.
Del resto, ricorda l'assessore, è stata per prima la stessa Provincia ad invitare la Molins a ritirare, o almeno sospendere, la procedura, anche per favorire un clima più sereno e a maggiore garanzia di una possibile cessione dell'azienda, utile anche a salvaguardare il patrimonio professionale, tecnico ed economico dell'azienda.
 In caso contrario, conclude Rebaudengo, solo la magistratura del lavoro (attivabile anche con procedura d'urgenza) potrà giudicare circa legittimità e validità della procedura attivata dalla proprietà, mentre, nelle more, compete ai servizi del lavoro della Provincia seguire le norme di legge in materia di mobilità, che prevedono la convocazione delle parti.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 04-07-2008