La squadra di calcio di Bologna ha diritto di essere risarcita e di tornare in serie A. E' quanto sostenuto nell'ordine del giorno approvato ieri all'unanimità dal Consiglio provinciale. Appurato che "almeno lo scorso campionato è stato totalmente falsato da una rete di relazioni irregolari tra i massimi livelli del governo del calcio, degli arbitri e di diverse squadre", che hanno danneggiato anche il Bologna calcio, il documento approvato esprime preoccupazione per le vicende che stanno emergendo.
L'odg, presentato dal presidente dell'Assemblea di palazzo Malvezzi, Maurizio Cevenini, e sottoscritto dai presidenti di tutti i gruppi consiliari, auspica che la magistratura sportiva e quella ordinaria applichino con rigore le sanzioni massime previste e chiede che il Bologna, i singoli coinvolti nella proprietà, i tifosi e i giocatori della schedina "vengano risarciti sia sul piano economico che morale e la squadra venga ricollocata nella serie da cui è stata fraudolentemente sottratta".
Si sottolinea infine l'esigenza di "riaffermare quei valori sportivi e di rispetto delle regole che soli possono ricreare un clima minimo di serenità".