Comunicato stampa

19 febbraio 2009 - Riforma dei contratti "bocciata" da due ordini del giorno del Consiglio


 
 
Nella seduta di martedì il Consiglio provinciale ha discusso e approvato due ordini del giorno contro l'accordo di riforma del sistema contrattuale siglato dal Governo il 22 gennaio. Il primo documento, presentato dai consiglieri Zanotti e Caserta (Sd), Venturi (Pdci) e Vigarani (Verdi) è stato approvato con 21 voti a favore (Sd, Pd, Verdi, Pdci, Prc) e 8 contrari (Fi-Pdl e An-Pdl). Considerata la gravità della crisi economica, l'odg ritiene necessario un forte intervento del Governo a sostegno dell'economia attraverso: investimenti per fonti energetiche rinnovabili, interventi a sostegno del reddito per le fasce più povere della popolazione e soprattutto per i precari.

Ritiene inoltre che questa crisi andrebbe fronteggiata attraverso politiche "costruite con il consenso più ampio dei principali protagonisti della scena economica". Il documento termina con la critica della scelta del Governo "di imporre una riforma del sistema contrattuale, escludendo l'organizzazione sindacale più rappresentativa". L'altro documento approvato dall'assemblea con 20 voti a favore (Pd, Sd, Verdi, Pdci), 2 astenuti (Prc) e 7 contrari (Fi-Pdl e An-Pdl) è stato proposto dai consiglieri Zaniboni e Gnudi (Pd). In questo ordine del giorno il Consiglio valuta "i provvedimenti anticrisi varati dal Governo inadeguati e le risorse stanziate insufficienti per il rilancio dei consumi, il sostegno alle famiglie, al lavoro e alle imprese". Visto che il nuovo accordo, sulle procedure di negoziazione e sulla gestione della contrattazione collettiva, prevede un diverso assetto dei due livelli contrattuali e che non è stato sottoscritto dalla Cgil, si chiede al Governo di "intervenire attivamente per giungere all'obiettivo di una larga intesa delle forze sociali, compresa la Cgil, recuperando anche istanze poste da questo sindacato".
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 19-02-2009