Comunicato stampa

23 febbraio 2010 - Parco dei Gessi e Calanchi dell'Abbadessa, la Provincia dà l'ok alla riqualificazione dei torrenti Zena e Savena


 
 

La Giunta di palazzo Malvezzi ha approvato la Convenzione tra Provincia ed Ente di Gestione del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa per la realizzazione di interventi di "Riqualificazione naturalistica degli ambiti fluviali nel Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa".
Con questa delibera la Giunta provinciale si impegna ad erogare all'Ente Parco 60.000 euro, somma coperta interamente dal finanziamento regionale concesso alla Provincia  nell'ambito del Piano di Azione Ambientale 2008-2010.
Gli interventi previsti comprendono:
1. manutenzione straordinaria della fascia boscata limitrofa ai corsi d'acqua;
2. sistemazione delle sponde in zone in erosione e ricostruzione della fascia di riva nei tratti compromessi da un improprio utilizzo per orti, piccoli manufatti, recinzioni e microdiscariche;
3. manutenzione straordinaria del "lungo fiume" per ridurre l'impatto della fruizione sulle componenti naturali mediante la sistemazione dell'assetto dei percorsi esistenti, realizzando anche varianti ai tracciati attuali, posizionando staccionate e cartelli (questi interventi interesseranno sia il Torrente Zena a sud di Casa Fantini che il Torrente Savena);
4. tutela e valorizzazione della biodiversità (con particolare riferimento agli habitat ed alla fauna di interesse comunitario, alla fauna minore e alla flora regionale protetta) attraverso l'apposizione di segnaletica, sistemazione spondale, posa di nidi artificiali, creazione di cataste di legna, creazione di piccole pozze d'acqua, ecc..

"Questo intervento - spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Emanuele Burgin - è significativo perché da un lato crea nuovi spazi a contatto con la natura usufruibili dai cittadini, dall'altro ci aiuta a fronteggiare meglio situazioni di criticità che, anche recentemente, abbiamo vissuto in occasione delle piene dei nostri fiumi, spesso dovute alla scarsa cura o all'abbandono delle zone fluviali".

"Si tratta di un intervento molto importante - ha dichiarato Giorgio Archetti, vice sindaco di San Lazzaro con delega alla qualità ambientale -  il cui significato va ben oltre la dimensione puntuale e specifica, dimostrando che le aree demaniali, in passato degradate perché nei fatti "terre di nessuno", possono essere recuperate per assicurare una funzione sociale ed ambientale di interesse generale".

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 23-02-2010