Trasmettiamo la dichiarazione di Maurizio Fabbri, consigliere metropolitano delegato alle Politiche per l'Appennino e presidente dell'Unione dei Comuni dell'Appennino:
"Come Enti Locali, ossia Comuni, Unioni e Città metropolitana siamo assolutamente consapevoli che l’appennino non sia un eden dorato in cui non esistono rischi di infiltrazioni mafiose, come in tutto il resto d’Italia.
Ancor più in una fase come questa in cui tante risorse stanno arrivando e tanti lavori pubblici verranno attivati. Vorrei però cercare di tranquillizzare chi lancia allarmi di possibili infiltrazioni mafiose, come ha fatto Libera. Lo stesso impegno e attenzione che abbiamo messo per vincere i tanti bandi PNRR, verrà messo nella gestione di tali risorse, partendo dalla progettazione esecutiva, alle procedure di gara e alle rendicontazioni.
È vero, abbiamo Comuni di piccole dimensioni e non sempre dotati di personale adeguato a certi volumi, ma proprio per questi motivi in questi mesi ci siamo organizzati con gruppi di lavoro, cabine di regia sia in Regione (ad esempio per il bando Borghi Linea A), sia in Città metropolitana. Inoltre proprio lunedì scorso (12 dicembre) come Unione dei Comuni dell'Appennino abbiamo approvato una convenzione con la Guardia di Finanza per avere una relazione stretta e un importante supporto.
È un momento straordinario e siamo consapevoli degli oneri e onori che ora ci competono; stiamo quindi lavorando con attenzione e scrupolosità e se chi ha a cuore i temi della legalità ci vuole aiutare troverà le porte aperte".