Comunicato stampa

18 febbraio 2009 - No del Consiglio alla valutazione in decimi nelle scuole elementari


 
 
Il Consiglio provinciale ha espresso ieri in un ordine del giorno la propria contrarietà alla reintroduzione nella scuola primaria del voto in decimi, come previsto dal decreto Gelmini. Nella seduta di ieri sono stati respinti altri due documenti sullo stesso argomento, uno presentato da Sergio Spina del Prc (primo firmatario), Zanotti e Caserta (Sd), Venturi (Pdci), Vigarani (Verdi), Mattioli e Pariani (Pd), e uno presentato dalla minoranza (Fi-Pdl e An-Pdl). L'ordine del giorno approvato, presentato da Zaniboni e Gnudi (Pd), giudica tra l'altro "deplorevole l'atteggiamento di esponenti politici della maggioranza di centrodestra" che con i loro ripetuti inviti all'intervento della Magistratura e delle forze dell'ordine alimentano un clima di intimidazione e scontro.

Si ribadisce che la valutazione nei bambini dai 6 ai 10 anni "deve tener conto delle possibilità, dei progressi e soprattutto delle condizioni di partenza di ognuno" e auspica che vengano stabiliti metodi e criteri di valutazione condivisi "senza procedere a colpi di decreti legge su temi che coinvolgono una così grande parte di cittadini". L'ordine del giorno è stato approvato con 14 voti a favore (Pd), 1 astenuto (Sd) e 8 contrari (Fi-Pdl, An-Pdl e Prc).

Nel documento presentato da Spina (Prc)si esprime piena solidarieta agli insegnanti della scuola Longhena che "dando voce ad una forma di disagio e di dissenso per la reintroduzione del voto in decimi, hanno reso pubblico e palese un convincimento pedagogicamente discusso e fondato". Il testo proposto dalla minoranza ritiene le dichiarazioni rese alla stampa dall'Assessore provinciale Rebaudengo sulla vicenda del 10 politico alle scuole Longhena "non confacenti al ruolo istituzionale da lui ricoperto" e lo invita "per coerenza a rassegnare le dimissioni".
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 18-02-2009