Comunicato stampa

17 dicembre 2004 - Natale 2004, la Provincia adotta a distanza un gruppo di bambini rumeni


 
 
Sostegno a distanza di dieci bambini, bambine e giovani della comunità educativa "Casa Alabastra" di Giurgiu in Romania, gestita dall'Organizzazione non governativa (Ong) bolognese Gvc. Il "regalo di Natale" dell'Amministrazione provinciale sostituirà il tradizionale concerto per i dipendenti.
La scelta è stata comunicata dalla presidente Beatrice Draghetti nel corso del "tour natalizio" che sta compiendo in questi giorni nelle varie sedi della Provincia per portare i propri auguri al personale dell'Ente (lunedì 20 alle 15.30 la Presidente incontrerà i lavoratori della sede centrale di Via Zamboni 13).
"In occasione delle feste natalizie - ha spiegato Draghetti - abbiamo deciso di avviare questo sostegno a distanza in un luogo che per la nostra Provincia è particolarmente significativo. A Giurgiu, infatti, la Provincia di Bologna è presente dal 2002 quando partecipò ad una visita insieme alla Regione Emilia-Romagna al fine di prendere contatto con la realtà dei bambini in stato di abbandono e verificare le possibilità di intervento nella fase in cui gli istituti presenti erano in via di chiusura.
 A partire dall'anno successivo la Provincia ha sempre sostenuto la progettualità dell'Ong bolognese Gvc impegnata nella fase di de-istituzionalizzazione dei minori in quella contea. Abbiamo deciso di compiere questo gesto - ha proseguito la presidente - avvalendoci quindi della collaborazione e della professionalità del Gvc, che a Giurgiu gestisce tre comunità educative di tipo familiare l'ultima delle quali, "casa Alabastra", è stata aperta nel febbraio di quest'anno all'interno del Programma generale di deistituzionalizzazione dei minori attivato nel 2002". Attraverso questo progetto si vuole in particolare incrementare il "senso di appartenenza" dei minori ospiti della casa alla nuova dimensione di vita.
A tal fine assume grande rilevanza per la costruzione e il consolidarsi di relazioni significative e la condivisione della quotidianità il poter effettuare "gesti" apparentemente poco eclatanti, ma di grande valore educativo quali recarsi insieme, educatori e minori, ad acquistare beni di consumo alimentare o indumenti, organizzare "eventi" come feste di compleanno, gite o, nell'immediato, una festa per celebrare il Natale.
Inoltre, con questo sostegno si cerca di soddisfare alcune necessità primarie dei bambini, (in primis l'assistenza sanitaria, con visite mediche specialistiche, somministrazione di farmaci, terapie), senza dimenticare bisogni "secondari" come la gestione del tempo libero dei minori attraverso la partecipazione ad iniziative che agevolino il processo di socializzazione e facilitino l'apertura verso l'esterno della comunità, in direzione di una sempre maggiore integrazione con il territorio in cui è inserita.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 23-01-2008