Comunicato stampa

21 maggio 2012 - Minuto di silenzio in Consiglio provinciale per le vittime del terremoto e dell'attentato di Brindisi


 
 

Il presidente del Consiglio provinciale Stefano Caliandro ha aperto la seduta di oggi pomeriggio con un intervento a ricordo di Melissa e delle altre vittime dell'attentato avvenuto a Brindisi sabato scorso. Caliandro si è detto doppiamente colpito dal fatto sia come rappresentante delle istituzioni che come ex cittadino brindisino “chi come me - ha sottolineato - ha iniziato la sua esperienza civica prima e politica dopo nella città di Brindisi, ben conosce il peso e le difficoltà che la comunità salentina ha attraversato ed attraversa per l’affermazione della legalità ed il rispetto delle istituzioni”.
“Sono tanti - ha proseguito Caliandro - i giovani che investono nella scuola e nello studio per affrancarsi da una terra bella ma arida di prospettive lavorative. Melissa, come le sue compagne rimaste ferite, era una delle tante ragazze che quotidianamente affrontano il pendolarismo scolastico per emanciparsi da una realtà che coltiva al suo interno grandi contraddizioni sociali e culturali. La scuola al sud è anche un occasione di riscatto sociale”.
“Vent'anni fa - ha ricordato il presidente del Consiglio - con la strage di Capaci è nata nella coscienza collettiva dei cittadini del sud del nostro paese un bisogno di legalità e di giustizia sociale che è stato solo in parte appagato. All’indomani della strage che coinvolse Francesca Morvillo, Giovanni Falcone e la sua scorta, le piazze di tutta Italia si riempirono di studenti per manifestare contro la Mafia con queste parole 'Giudice Falcone non sei morto invano abbiamo già ripreso la tua bandiera in mano!'. Cresceva in tutta Italia una generazione di giovani che si sarebbe opposta con tenacia e consapevolezza alle mafie, una generazione che ha creduto, e continua credere nella parole di Falcone: la mafia si combatte studiando e promuovendo la cultura della legalità”.
“Credere nelle istituzioni significa rispettarle e rappresentarle con onore ed è per questo motivo – ha sottolineato Caliandro - che mi pare opportuno ricordare oggi anche il triste anniversario dell’omicidio di Massimo D’Antona avvenuto il 20 maggio del 1999 ad opera delle Nuove Brigate Rosse”.

Caliandro ha terminato il suo intervento esprimendo a nome del Consiglio provinciale  “solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite dal terremoto e ai famigliari delle vittime di questa triste e violenta opera della natura”.
L'Aula ha poi osservato un minuto di silenzio In ricordo di Melissa Bassi, di Francesca Morvillo, di Giovanni Falcone e della sua scorta, di Massimo D’Antona e delle vittime del terremoto.

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 21-05-2012