Comunicato stampa

14 aprile 2005 - Mercato del lavoro, tasso di occupazione al 69,4%: è il più alto dal 1992


 
 

Dati Istat: saldo positivo per le imprese ma la crisi c'è; disoccupazione al 3,1%

L'assessore al Lavoro della Provincia di Bologna, Paolo Rebaudengo, ha presentato questa mattina alle Commissioni consiliari congiunte V (Istruzione, Formazione e Lavoro) e III (Attività produttive e Agricoltura) una analisi del mercato del lavoro nel territorio provinciale sulla base dei dati di fonte Istat e del servizio Lavoro della Provincia al 31 dicembre 2004. Dal 1991 al 2004 la popolazione in età lavorativa (dai 15 ai 64 anni) a Bologna e provincia è diminuita di 23.000 unità (dal 69,5% al 64,9% della popolazione totale) attestandosi a 607.000 unità. Sono 105.000 le imprese del territorio provinciale registrate dalla Camera di commercio, industria e artigianato, nelle quali lavorano 278.000 addetti.
L'attività manifatturiera, pur ricoprendo solo il 14% sul totale delle imprese, continua a rappresentare un settore ad alto assorbimento di personale (oltre 100.000 addetti, il 36% del totale dei lavoratori). Le attività commerciali (attività di distribuzione al dettaglio e all'ingrosso) rappresentano il 27% delle imprese e impiegano il 19% degli addetti (circa 52.000). La restante parte del terziario copre il 47% delle imprese e raccoglie il 41% degli addetti pari a 114.000 unità.
L'agricoltura raccoglie il 12% delle imprese e impiega il 4% degli addetti pari a 12.000. L'assessore Rebaudengo ha evidenziato come il dato complessivo delle imprese mostri una ripresa nel saldo tra imprese iscritte e imprese cessate, che torna positivo nel 2003 e nel 2004 dopo l'andamento negativo del 2002. Ma per il settore manifatturiero il tasso di sviluppo è quasi nullo dal 1999 al 2001 e diventa negativo nel 2003 (75 imprese in meno), peggiorando ulteriormente nel 2004 (217 imprese in meno).
Il numero di occupati nella provincia di Bologna stimato dall'Istat per il 2004 è di 424.000 unità, compresi gli occupati nel settore pubblico e i lavoratori autonomi. Il dato è il più elevato degli ultimi 12 anni e la crescita è in gran parte sostenuta dall'aumento dell'occupazione femminile (più 25.000 unità dal 2001). La crescita ha portato a raggiungere un tasso di occupazione del 69,4 % (in regione inferiore solo a Reggio Emilia e Modena). Il tasso di occupazione femminile a Bologna e provincia è il 63,7 %, il più alto in tutta l'Emilia-Romagna.
L'Assessore ha rilevato, peraltro, come per l'Istat lo stato di occupazione corrisponda a chi ha lavorato almeno un'ora durante la settimana precedente alla rilevazione. Il tasso di disoccupazione è cresciuto nell'ultimo anno (dal 2,3% al 3,1%) ma si mantiene su un livello considerato "fisiologico"; in particolare la disoccupazione femminile rimane significativamente più bassa rispetto alla media regionale (3,6% contro il 5,0%). La "forza lavoro" (occupati più disoccupati), ha raggiunto le 437.000 unità contro le 421.000 del 2003, a causa del contemporaneo aumento di occupati e disoccupati. Anche questo dato è il più alto degli ultimi 12 anni. Il tasso di attività (rapporto tra la forza lavoro e la popolazione 15-64 anni) ha raggiunto il 71,5%, valore di poco superiore alla media regionale (70,9%). Il tasso di attività femminile si colloca sul 65,9 %, migliore performance della Regione.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 27-02-2008