Comunicato stampa

- Manovra sulle tasse e Finanziaria 2005, dichiarazione di Andrea De Maria


 
 

"Si profila un emendamento inaccettabile, iniquo, che penalizza gli Enti locali"

Sulla manovra annunciata dal Governo per la riduzione di Irpef e Irap e sulle ripercussioni che si profilano sulla Finanziaria 2005, trasmettiamo il seguente intervento del vice presidente della Provincia, Andrea De Maria.
"Esprimo grande preoccupazione per i contenuti dell'accordo raggiunto dalla maggioranza di governo, che si tradurrà in un emendamento alla proposta di Legge Finanziaria in discussione in Parlamento. In primo luogo occorre sottolineare come gli sgravi fiscali, per altro di non rilevante entità se non per i redditi più alti, siano finanziati, oltre che dall'incremento di forme indirette di prelievo, con la proroga del condono edilizio, che rappresenta quasi il 50% della manovra per il prossimo anno. Il deficit dello Stato, che è caratterizzato da percentuali doppie rispetto ai paesi europei che hanno le stesse dimensioni demografiche e tassi di sviluppo dell'Italia, rappresenta un peso molto rilevante per la finanza pubblica e per la possibilità di attuare politiche espansive dell'economia. Una politica che strutturalmente indebolisce i conti pubblici, senza misure di reale riforma della spesa, avrà perciò nel tempo conseguenze molto gravi, che saranno pagate dai cittadini, in particolare dai ceti sociali più deboli.
In secondo luogo non c'è, ancora una volta, alcuna risposta alle proposte di modifica della Legge Finanziaria, avanzate unitariamente dalle Regioni e dalle Associazioni di Comuni, Province, Comunità Montane. Permarrà quindi il tetto di spesa imposto anche per gli investimenti, che rappresenta, fra l'altro, un colpo significativa ad un volano di sviluppo per il sistema delle imprese. Anche su questo piano questi provvedimenti non si misurano con il tema rilevantissimo del rilancio degli investimenti produttivi.
In terzo luogo i tagli ulteriori alla Scuola ed il mancato finanziamento dell'Università rappresentano scelte sbagliate ed inaccettabili. Per quanto riguarda la Scuola, già oggi la qualità della didattica e la necessità di un rafforzamento dell'offerta formativa sono messe radicalmente in discussione, pensiamo solo alla situazione delle "materne" in Emilia- Romagna. I provvedimenti annunciati dalla maggioranza di governo non faranno altro che peggiorare ulteriormente ed in modo assai rilevante la situazione. Per questo, non posso che registrare come le esigenze legate all'attualità politica sono risultate più forti del dovere di rispondere alla grave crisi economica e sociale che caratterizza oggi l'Italia".
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 21-01-2008