Comunicato stampa

20 settembre 2006 - Maggioranza e opposizione unite nella solidarietà ai due ragazzi omosessuali aggrediti a Bologna


 
 
Il Consiglio provinciale, all'unanimità, ha preso posizione contro gli episodi di violenza e discriminazione compiuti sulla base dell'orientamento sessuale degli individui. Lo ha fatto sollecitando anche il Parlamento a favorire iniziative, azioni e atti legislativi ordinari che garantiscano il pieno diritto di cittadinanza, senza discriminazioni sull'orientamento sessuale degli individui.
Lo dice un ordine del giorno presentato da tutti i capigruppo consiliari in seguito all'aggressione di due ragazzi omosessuali avvenuta a Bologna nella notte tra il 6 e il 7 settembre scorso. Questo grave fatto - recita il documento - "non può essere considerato un fenomeno isolato, ma rappresenta l'ultimo di una serie di episodi di violenza a sfondo omofobico che hanno interessato negli ultimi anni la città di Bologna e l'Italia".

Bologna, si ricorda, garantisce l'esercizio pieno dei diritti di cittadinanza senza alcuna discriminazione, come ribadito anche con l'adesione alla Carta europea dei diritti dell'uomo nella città. "L'identità sessuale degli aggrediti - continua l'odg - configura l'aggressione nella categoria dei cosiddetti crimini d'odio (hate crimes), azioni criminali intese a danneggiare o intimidire persone a causa dalle loro razza, appartenenza etnica, orientamento sessuale, identità di genere o di altra condizione di gruppo minoritario; inoltre, il Parlamento europeo ha di recente invitato a considerare l'omofobia analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo. Il Consiglio provinciale, oltre ad esprimere solidarietà ai due ragazzi, "si impegna a proseguire nella costruzione di uno spazio cittadino in cui il rispetto delle differenze e la pluralità delle identità rappresentino un'opportunità di arricchimento reciproco e non un motivo di contrapposizione".
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 22-07-2008