Comunicato stampa

25 maggio 2005 - Lavoratori extracomunitari: il Consiglio approva un ordine del giorno ontro le norme che ne restringono l'assunzione


 
 
Il Consiglio provinciale chiede al Governo di modificare la legislazione in materia di immigrazione (legge Bossi-Fini), in particolare le ultime disposizioni attuative contenute nel Dpr 334/2004 entrato in vigore lo scorso febbraio. Lo fa con un ordine del giorno presentato da Vania Zanotti (Ds), Giovanni Venturi (PdCi), Alfredo Vigarani (Verdi), Paolo Nanni (Italia dei Valori), Gabriele Zaniboni (Margherita) e Lorenzo Grandi (Prc), e approvato ieri con 21 voti favorevoli (Ds, Margherita, Verdi, Prc e Lista di Pietro) e 7 contrari (An e FI).
Tali disposizioni, si legge nel documento, hanno ulteriormente accentuato il carattere di esclusione dei lavoratori non comunitari, "rallentando il processo di integrazione e negando loro un ruolo attivo nell'ufficializzazione del rapporto di lavoro". Il Dpr stabilisce infatti che il datore di lavoro, al momento della richiesta di assunzione di un lavoratore straniero, debba indicare, con un'apposita dichiarazione, la disponibilità di un alloggio fornito di requisiti di abilità e idoneità igienico sanitaria e debba impegnarsi nei confronti dello Stato al pagamento delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel paese di provenienza nel caso di rimpatrio.
Tali restrizioni, spiega l'ordine del giorno, disincentivano, di fatto, l'assunzione dei lavoratori non comunitari, condannandoli al lavoro sommerso, come mano d'opera a basso costo, altamente ricattabile.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 06-08-2008