Il XXVI congresso dell'Istituto nazionale di urbanistica (Inu), che si è svolto lo scorso fine settimana ad Ancona, ha rinnovato la composizione del proprio Consiglio direttivo nazionale, rieleggendo nell'organismo la Provincia di Bologna insieme al Comune di Roma, alla Regione Toscana e alla Provincia di Ancona. "La conferma della Provincia di Bologna nel Direttivo dell'Inu - ha commentato il vice presidente Giacomo Venturi - è un riconoscimento all'elevato contributo che l'attività di pianificazione territoriale del nostro Ente svolge non solo per il governo del territorio bolognese ma anche rispetto al quadro nazionale. Sono infatti ormai più di 70 le Province dotate di un Piano territoriale, che è lo strumento necessario per governare temi di valenza sovracomunale quali la mobilità, il paesaggio, l'ambiente, i grandi poli funzionali (aeroporti, fiere, centri commerciali)".
"All'interno del Consiglio nazionale dell'Inu - aggiunge Venturi - continueremo a dare il nostro contributo politico e disciplinare. La nostra esperienza dimostra che le Province e la pianificazione provinciale, di area vasta o metropolitana secondo le diverse realtà, è essenziale per progettare uno sviluppo che affronti e risolva i problemi che oggi affliggono le aree più intensamente urbanizzate del paese. Ci impegneremo perché questo sia chiaramente contenuto nella riforma urbanistica che il nuovo Parlamento dovrà fare e per contribuire alla definizione di assetti istituzionali più consoni alla dimensione reale dei servizi da gestire e dei problemi da risolvere, come a Bologna stiamo facendo con la costruzione dell'Area metropolitana".
"Non credo - sottolinea a questo proposito Venturi - che il problema sia semplicisticamente abolire la Provincia, come superficialmente qualcuno sostiene. La Città metropolitana non può essere - nel nostro caso - il Comune di Bologna più alcuni altri Comuni del territorio bolognese. La Città metropolitana è un soggetto istituzionale nuovo che prevede una riforma profonda degli attuali assetti e dei meccanismi operativi vigenti".