La Commissione provinciale presieduta dall'assessore all'Agricoltura, Gabriella Montera, ha determinato i valori agricoli medi, tenendo conto dell'andamento registrato nell'anno 2005 per i terreni agricoli sulla base dei tipi di coltura praticati. La decisione riguarda tutte le voci ormai consolidate (dai seminativi agli orti, dai vigneti ai frutteti, sino ai boschi e agli incolti) nell'ambito delle otto regioni agrarie - parte di montagna, parte di collina e parte di pianura - in cui è ripartito il territorio provinciale.
E' questo l'adempimento più importante della Commissione, poiché i valori diventano base di calcolo per le eventuali indennità espropriative e di occupazione temporanea, ponendosi come riferimento, da un lato, per la quantificazione del costo delle opere edili-infrastrutturali e, dall'altro, per la giusta remunerazione a favore degli espropriati.
"Con questa consapevolezza - commenta l'assessore Montera - abbiamo approfondito gli aspetti e i fattori relativi all'andamento del settore, nell'intento di cogliere le tendenze di mercato e le implicazioni per le realtà produttive in base all'ubicazione dei terreni. La sostanziale stabilizzazione dei valori ci pone ulteriori interrogativi sulla crisi del comparto agricolo nel suo insieme, di cui anche i prezzi dei terreni sono una testimonianza."
La decisione di non apportare variazioni ai valori agricoli medi in essere, che restano stabili in tutte le regioni agrarie, è la diretta conseguenza della contestuale diminuzione della domanda e della offerta. Tutto questo conferma la tendenza dell'ultimo quinquennio che ha visto pressoché invariata la situazione per i seminativi di collina, i prati-pascoli e gli orti, registrando il significativo rialzo (intorno al 10%) nel periodo 2002-2003 per i vigneti, i frutteti e i seminativi di pianura; queste ultime produzioni, nonostante le difficoltà strutturali del sistema produttivo, si dimostrano ancora utili per valorizzare i terreni.