Comunicato stampa

07 settembre 2010 - Inizio dell'anno scolastico, gli effetti della riforma Gelmini sul sistema scuola


 
 

Intervento dell'assessore De Biasi

«Il sistema scuola ha bisogno di personale docente e di un tempo scuola adeguato e non di alchimie organizzative o d'ingannevoli slogan televisivi. Mi chiedo come faccia il Ministro Gelmini ad affermare, in maniera spudorata, che nelle elementari il tempo pieno aumenterà quando i dati ormai definitivi nel nostro territorio ci raccontano una realtà ben diversa, ossia che nella migliore delle ipotesi le scuole che avevano il tempo pieno hanno provato a mantenerlo mentre tutte le nuove prime saranno attivate, come previsto dalla riforma dello stesso ministro, con 27 ore e non certo con le 40 del tempo pieno.


Le conseguenze della riforma Gelmini e della sua applicazione sono un boomerang che avrà ricadute negative ad ampio spettro, andando ad incidere non solo sulla qualità dell'istruzione, ma anche sul sistema famiglia-lavoro. 1600 bambini senza tempo pieno, 179 cattedre in meno della soglia minima funzionale della scuola dell'obbligo, 831 gli insegnanti lasciati a casa rispetto allo scorso anno. Docenti che, insieme a quella massa silenziosa di precari della scuola che non rientra neppure negli studi di settore, andranno ad aggiungersi ai 64.160 disoccupati iscritti ai centri per l'impiego di Bologna (dato aggiornato al 30/06/2010), incrementando un tasso tendenziale già attestatosi su livelli allarmanti nella nostra provincia.


L'amara consapevolezza che dietro ogni numero c'è un bambino, un precario disoccupato, un disabile, una famiglia deve farci riflettere. Non si chiede alla scuola di assorbire con un colpo di bacchetta magica tutti i precari ma al sistema paese di investire sulla qualità dell'istruzione dei nostri figli, l'unico antidoto per garantire loro una prospettiva di futuro»

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 08-09-2010