Comunicato stampa

26 maggio 2006 - Infrastrutture e mobilità, dichiarazione di Giacomo Venturi assessore alla Pianificazione territoriale e ai Trasporti della Provincia


 
 
Trasmettiamo l'intervento dell'assessore provinciale allla Pianificazione territoriale e ai Trasporti, Giacomo Venturi.
 "Penso che l'allarme lanciato dalle forze imprenditoriali della città sui ritardi nelle infrastrutture per la mobilità, sia da raccogliere come stimolo a rinnovare l'impegno profondo che abbiamo fin qui profuso sulla vicenda, ma da respingere quando accusa le istituzioni locali di non avere fatto abbastanza. In questi due anni sono stati definiti gli assi principali del sistema integrato per la mobilità metropolitana e sono stati compiuti passi in avanti significativi a cui, purtroppo, ha corrisposto un atteggiamento dilatorio e latitante del precedente governo di centrodestra.
Abbiamo già posto al nuovo governo, che si è appena insediato, la "questione Bologna" ovvero l'esigenza di dare a questo "nodo" strategico del sistema le infrastrutture necessarie per rispondere alle funzioni regionali e nazionali e per garantire al proprio tessuto insediativo e produttivo le condizioni di ordine ed efficienza che occorrono per dare qualità allo sviluppo e assicurare competitività. Per questo abbiamo sollecitato la Regione a riconoscere il ruolo di Bologna come perno del sistema regionale.
Per dare un giudizio fondato e motivato sulle vicende di questi due anni di mandato, bisogna innanzitutto ricordare i tempi lunghi con cui il Governo ha risposto alla riprogettazione della metrotranvia (la cui delibera di finanziamento già adottata nel luglio 2005 non è ancora stata formalizzata e trasmessa agli Enti locali bolognesi), resa necessaria per avere un sistema di trasporto autenticamente rispondente ai bisogni della città. Va inoltre riconosciuto lo sforzo che si è prodotto per convertire il progetto del tram su una tratta che fosse compatibile con le caratteristiche di portata e velocità di esercizio della tecnologia prescelta. La risposta alle obiezioni di chi sosteneva che si sarebbero perse risorse necessarie per la città e si sarebbero allungati i tempi, sta nel fatto che oggi siamo nella fase di progettazione esecutiva e c'è l'impegno a completare l'opera entro i tempi previsti dal primo progetto.
Allo stesso tempo non va dimenticato l'assordante silenzio del Governo dallo scorso luglio 2005, dopo la consegna dello studio di fattibilità definitivo e condiviso da tutti gli Enti locali (Regione, Provincia e Comuni) e la firma dell'Accordo Procedimentale con l'allora ministro Lunardi. La verità, dunque, è che il Governo non ha finora assolto agli impegni che aveva preso con Bologna su questa importante infrastruttura a cui, guardando al futuro, abbiamo anche legato la questione del finanziamento del trasporto pubblico locale.
Non vogliamo sottrarci alle nostre responsabilità. Ci sono certamente ritardi, come quelli sul completamento degli accordi per il Servizio ferroviario metropolitano; ma ci sono soprattutto responsabilità di altri livelli di governo a cui dovrebbero essere indirizzati allarmi e appelli. Sarebbe sbagliato oggi aprire una contrapposizione tra istituzioni e società per dare soluzione ai problemi che abbiamo di fronte.
Dobbiamo, viceversa, recuperare lo spirito di unitarietà nella definizione degli obiettivi e nello svolgimento delle azioni necessarie a raggiungerli. Uno spirito che si fonda sulla partecipazione, sulla condivisione delle scelte e sulle realizzazioni concrete, che è il tratto distintivo che ha caratterizzato la prima fase del nostro mandato e che - nei decenni scorsi - ha rappresentato il valore aggiunto che la nostra realtà ha saputo mettere in campo per raggiungere i risultati che oggi vogliamo mantenere e migliorare per garantire benessere e coesione sociale".
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 24-06-2008