Si è chiuso oggi, con uno scambio di doni, lo stretto rapporto di collaborazione intessuto per anni tra la Provincia di Bologna, i Comuni di Grizzana Morandi, Marzabotto e Monzuno e la Procura Militare di La Spezia, che ha consentito di individuare e condannare alcuni dei responsabili degli eccidi nazifascisti avvenuti nell'autunno-inverno del 1944 e fare luce sul cosiddetto"armadio della vergogna", che per decenni aveva celato "verità scomode" su quelle stragi.
Il procuratore Marco De Paolis ha consegnato una targa ricordo nelle mani della presidente Beatrice Draghetti, dei sindaci dei Comuni di Marzabotto, Edoardo Masetti di Monzuno, Andrea Marchi e Valter Cardi, presidente dell'Associazione vittime degli eccidi nazifascisti di Marzabotto, Grizzana e Monzuno, anche a nome del sindaco Claudio Sassi. Erano presenti anche l'assessore al Bilancio Aleardo Benuzzi e l'avvocato Giuseppe Giampaolo, che è stato il legale di parte civile della Provincia.
Con la riforma varata con la Finanziaria 2008, la Procura Militare di La Spezia entro il prossimo mese di luglio chiuderà i battenti.