Comunicato stampa

30 gennaio 2008 - Il dibattito sulla legge 194 approda in Consiglio


 
 
La discussione che si sta svolgendo a livello nazionale sulla proposta di revisione della legge 194 che disciplina le interruzioni di gravidanza, è approdata anche in Consiglio provinciale che, sull'argomento, ha presentato quattro ordini del giorno. Il documento approvato, presentato dal Pd, riafferma la validità della legge 194, in considerazione dei positivi risultati ottenuti nei trent'anni della sua applicazione (diminuzione complessiva degli aborti e scomparsa di quelli clandestini).
L'odg sostiene inoltre la necessità che Governo, Regioni ed Enti locali rafforzino le iniziative legate alla prevenzione, anche attraverso la destinazione di maggiori risorse ai Consultori familiari pubblici, la cui diffusione sul territorio nazionale è sempre più in calo. E' necessario anche, secondo i firmatari, rafforzare la presa in carico dei problemi di salute della donna legati alla maternità, (anche delle maternità problematiche), nel rispetto della legge e delle scelte autonome e responsabili delle donne. Tenuto conto anche della maggiore incidenza dell'aborto tra donne straniere, s'impone - secondo il Pd - una riflessione sui servizi di sostegno sociale e sanitario a loro rivolto.
Infine, il documento sostiene "l'esigenza di un dibattito laico e sgombro da pregiudizi e ideologismi" e di "un adeguamento delle norme applicative della legge all'avanzamento delle migliori pratiche mediche".
Il documento è stato approvato con 17 voti favorevoli (Pd), 6 astenuti (Sd, Verdi PdCi, Rc) e 7 contrari (FI e An).
L'odg presentato da Sinistra democratica, Verdi, PdCi e Rc, non è stato invece accolto, avendo ottenuto 6 favorevoli (Ds, Rc, Verdi, PdCi), 7 contrari (FI e An), 17 astenuti (Pd).
Il testo chiedeva, tra le altre cose, che venisse garantita la piena applicazione della 194 anche per la parte relativa all'interruzione volontaria di gravidanza, "messa a rischio dall'elevato numero di ginecologici che si sono dichiarati obbiettori di coscienza (circa il 60% del personale) e di dare continuità a campagne di prevenzione per un uso corretto dei anticoncezionali, soprattutto fra le nuove generazioni".
Sono stati respinti i documenti di Alleanza nazionale (che è stato il primo dei quattro ad essere presentato) e di Forza Italia.
L'odg di Alleanza nazionale sosteneva, tra l'altro, che la legge 194 è stata disattesa nella parte relativa alla prevenzione, con la conseguenza che non si riescono ancora a determinare i motivi che conducono una donna ad abortire, e trascurando, in tal modo, quanto previsto dalla legge relativamente ad una "procreazione cosciente e responsabile".
L'odg di Forza Italia invitava il Parlamento ad introdurre modifiche alla 194 che riducano il numero di settimane entro le quali sia ammesso l'aborto terapeutico ed esprime un convinto appoggio al movimento di opinione che sostiene la moratoria dell'interruzione di gravidanza.

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 12-02-2008