Comunicato stampa

07 giugno 2006 - Il Consiglio provinciale approva un ordine del giorno sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne


 
 
Il Consiglio provinciale ha approvato, nella seduta di ieri, all'unanimità un ordine del giorno presentato dai consiglieri Zanotti, Gnudi, Donini, Musolesi, Poli, Torchi, Fusco, (Gruppo DS), Venturi (CI), Rubini (AN), Spina (RC), Lenzi (Lista Di Pietro), Zaniboni (Margherita), Labanca (FI), Vigarani (Verdi), in merito alla violenza subita dalle donne dentro e fuori le mura domestiche.
Il documento sottolinea come la violenza sulle donne sia un fenomeno che sta crescendo in modo diffuso e che ha come base una cultura prevaricatrice, complice anche una concezione possessiva e consumista della sessualità; e che la prima causa di morte violenta delle donne, fra i 16 e 44 anni, sia nei paesi ricchi che nei paesi poveri, è proprio la violenza che subiscono in famiglia, o da uomini con i quali hanno stabilito legami affettivi.
L'ordine del giorno invita perciò il Governo ad assumere questo fenomeno come priorità nel definire le politiche di uguaglianza e pari opportunità fra i generi e sollecita la Giunta provinciale a potenziare, per ciò che le compete istituzionalmente, azioni volte a contrastare la violenza sulle donne anche in accordo con le istituzioni locali.
Il documento chiede anche di adeguare i finanziamenti alla "Casa delle donne per non subire violenza", rendendoli compatibili con le tante richieste di accoglienza che pervengono dalle donne che subiscono maltrattamenti, attivare un maggiore collegamento fra scuola, servizi territoriali e consultori per adolescenti, per intervenire nelle politiche educative sulla relazione fra uomo e donna e sulla educazione all'uguaglianza e alle pari opportunità, di sollecitare, attraverso momenti di confronto promossi dalle istituzioni, la riflessione sul tema della libertà della donna e ruolo dell'uomo nella società, che, pare, venga vissuto dal genere maschile come sconfitta o cancellazione del proprio ruolo, di potenziare con gli organismi che tutelano l'ordine pubblico, strategie di accoglienza della denuncia della violenza subita, per rendere meno traumatico il percorso che la donna si trova ad affrontare; consolidare e perfezionare una politica sanitaria della ASL che si faccia carico del supporto e della cura delle vittime di violenza.
Un'applicazione effettiva della legge che prevede l'allontanamento del convivente in caso di maltrattamenti.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 25-06-2008