Il Consiglio provinciale ha approvato nell'ultima seduta il "Programma ittico della Provincia di Bologna per gli anni 2008-2013 in materia di pesca nelle acque interne (fiumi, laghi).
Si tratta delle linee di indirizzo che palazzo Malvezzi intende attuare in materia di pianificazione del patrimonio ittico e della pesca, in conformità a quanto previsto dalla legge del 22 febbraio 1993 e dal Piano ittico regionale 2006-2010.
La delibera, prima della sua approvazione, è stata sottoposta a un intenso iter di consultazioni durante le quali è stata illustrata e condivisa con i diversi soggetti competenti in materia di pesca e gestione delle acque dolci, nonché con le categorie portatrici di interesse: associazioni piscatorie, commissioni ittiche di zona, enti di gestione Idraulica (Consorzi di bonifica, Autorità di Bacino del Reno, Ufficio tecnico regionale bacino Reno) e con la Commissione ittica di bacino.
Il programma, tra l'altro, indica le specie ittiche la cui presenza deve essere conservata o ricostituita, quelle di cui è consentita la pesca, e le modalità di ripopolamento; le zone di gestione; gli strumenti da adottare per la loro conservazione; le forme di controllo.
La novità principale contenuta nel programma è la volontà di valorizzazione il ruolo della pesca come attività del tempo libero attraverso la diversificazione dell'offerta di spazi dedicati alle varie tecniche; è sottolineata inoltre la necessità di tutelare e divulgare la conoscenza di un prezioso patrimonio di specie endemiche, uniche in tutto il mondo.
Tra queste emergono il Vairone, la Lasca e il Barbo
canino ma la fauna ittica bolognese annovera anche altre importanti specie per le quali la Comunità Europea sollecita azioni specifiche di salvaguardia.
Il testo della delibera è stato emendato dallo stesso assessore Strada che ha voluto indicare le prime scadenze per la realizzazione del programma.
La delibera è stata approvata con 20 voti favorevoli (Pd, Sd, Verdi, Rc, IdV) e 7 astenuti (FI, An, GdL).