Comunicato stampa

09 novembre 2010 - Firmato ieri in Provincia l'accordo fra CTP e Enti di formazione.


 
 

De Biasi: «Ulteriore segnale di attenzione contro la dispersione scolastica»

«Valorizzare le buone prassi di integrazione tra il sistema scolastico e il sistema della formazione professionale, come quelle che hanno portato all'Accordo che abbiamo firmato, è doppiamente importante: sia come preciso segnale di attenzione verso i soggetti socialmente più deboli, più esposti alla dispersione scolastica, anticamera di una prevedibile esclusione sociale e lavorativa, sia come contributo alla ridefinizione in corso del nuovo sistema di istruzione e formazione e di trasformazione dei Centri Territoriali Permanenti (CTP) nei costituendi Centri Provinciale Istruzione Adulti (CPIA)».


Con queste parole l'assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro e al Coordinamento interno tavolo intersettoriale anticrisi, Giuseppe De Biasi, ha sottolineato la rilevanza dell'accordo siglato ieri a palazzo Malvezzi, tra il Servizio scuola e formazione della Provincia, i Centri Territoriali Permanenti e gli Enti di formazione professionale accreditati. Grazie all'accordo, un centinaio di giovani frequentanti i corsi per l'assolvimento dell'obbligo formativo nel territorio provinciale potranno conseguire il titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione (la vecchia "licenza media"), indispensabile per l'accesso al mondo del lavoro.


Si tratta di ragazzi, tra i 16 e 18 anni, per la quasi totalità figli di cittadini migranti o minori stranieri non accompagnati, per i quali non è possibile riconoscere formalmente la scolarità svolta e l'eventuale titolo di studio conseguito nel paese d'origine. Mediante la frequenza contemporanea di un corso di formazione professionale e di un CTP, potranno vedere riconosciute le competenze formali delle tre aree previste (linguistico-letteraria, scientifica e storico-sociale) acquisite in uno dei due sistemi e conseguire il necessario titolo di studio. I firmatari dell'Accordo sono, per la rete dei Centri Territoriali Permanenti, il Besta e il Dozza di Bologna, quelli di Budrio, Castel San Pietro, Castiglione dei Pepoli, Imola, San Giovanni in Persiceto e Vergato; per la rete degli Enti di formazione professionale accreditati, Cefal, Ciofs ER, Cnos/Fap, Ecipar Bologna, Enaip, Fondazione Opera Madonna del Lavoro, Fondazione Aldini Valeriani, Forma Giovani, Formart, Ial Emilia-Romagna.


«E' una fitta rete di soggetti, ha concluso De Biasi, che testimonia la consolidata integrazione nel nostro territorio fra i sistemi di istruzione e formazione, la cui efficacia fa da "ammortizzatore educativo" degli effetti di esclusione sociale provocati dalla crisi economica».

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 09-11-2010