Comunicato stampa

27 gennaio 2006 - Emergenza Gas, Burgin chiede spiegazioni al Governo: "I conti non tornano". I consumi e le iniziative per il risparmio energetico nel bolognese


 
 
La Provincia di Bologna interviene sulla "emergenza gas" sollecitando risposte convincenti del Governo e ricordando le iniziative messe in campo nel bolognese per il risparmio energetico.
"E' sorprendente - dice l'assessore provinciale all'Ambiente, Emanuele Burgin - la spiegazione che il Governo italiano sta dando circa la riduzione delle scorte di gas. In particolare, nell'incontro che si è svolto ieri in Prefettura con Comuni e Provincia sono stati forniti dati assolutamente preoccupanti. I conti non tornano: al nostro stoccaggio operativo mancano infatti all'appello quasi 2 miliardi di metri cubi, quantità che né i problemi russi né le condizioni climatiche possono spiegare. Sarebbe davvero utile - continua Burgin - che il nostro Ministro alle Attività produttive chiarisse questo punto, anzichè divulgare ameni decaloghi in cui si raccomandano azioni del tipo "tappare gli spifferi", "usare fornelli della giusta dimensione" o "mettere il coperchio sulla pentola, e se possibile usare la pentola a pressione". Mi sembrano suggerimenti molto casalinghi e assai poco dignitosi per un Ministero della Repubblica; alquanto irriguardosi nei confronti dei cittadini alle prese con bollette in sistematico aumento."
In Italia si consumano annualmente, secondo i dati del 2004, circa 80 miliardi di metri cubi di gas metano. Di questi, 68 sono di importazione, ed in particolare 23,6 vengono dalla Russia, con un'incidenza del 30% sul totale dei consumi. Fra gli utilizzi, la percentuale maggiore si conta nel settore termoelettrico (32 miliardi di mc, pari al 40%), mentre soltanto 20 miliardi di mc vanno per usi domestici. Dunque il riscaldamento costituisce soltanto una voce, e neppure quella più importante, del consumo nazionale di gas metano. 
"Lo stoccaggio operativo (il gas che viene immagazzinato in estate per poter essere distribuito in inverno, esclusivamente ad uso domestico) è attualmente di 2 miliardi di metri cubi, mentre a fine gennaio 2005 era di 3,8 - spiega Burgin -. Poiché la riduzione delle forniture russe è in atto da 10 giorni, e vale 5 milioni di mc al giorno, è evidente che i conti non tornano: di questo passo, ci vorrebbero ben 360 giorni per creare un tale deficit nello stoccaggio".
Né i problemi russi, né le condizioni climatiche possono dunque spiegare questa situazione. L'inverno finora non è stato complessivamente più rigido di quello dell'anno scorso e comunque, se mancassero davvero le forniture, il problema avrebbe dimensioni europee: invece, si parla di "emergenza gas" solo in Italia e non in paesi ben più freddi e più dipendenti dal gas russo, come la Germania (39% di importazioni di gas russo) o l'Austria (78%).
"E' evidente allora - sottolinea l'Assessore - che questa enorme quantità di gas che manca al nostro stoccaggio operativo, riservato per legge al riscaldamento, è andata a finire da qualche altra parte." Per questo la Provincia di Bologna, esprimendo grande apprezzamento all'iniziativa del Prefetto di Bologna di informazione e sensibilizzazione sulle disposizioni del "Decreto Scaiola" dello scorso 25 Gennaio (quello che impone la riduzione di un grado della temperatura e di un'ora di accensione dei riscaldamenti domestici), chiede spiegazioni più convincenti al Governo e al contempo ricorda che sta facendo ampiamente la propria parte su questo fronte.
L'amministrazione provinciale è infatti da tempo impegnata in azioni finalizzate al risparmio energetico, anche perché nel nostro territorio, non essendoci grandi centrali termoelettriche, gli usi e i servizi domestici valgono circa il 75% del totale dei consumi. Con l'operazione "Calore Pulito" avviata a fine 2004 assieme al Comune di Bologna, e pubblicizzata mediante la distribuzione di 300.000 copie del relativo opuscolo, abbiamo promosso la verifica di tutti gli impianti, la cui efficienza deve essere ora certificata dal bollino blu, di cui la Provincia tiene un registro aggiornato grazie alla trasmissione del Modulo H: tutte cose che i nostri cittadini hanno visto applicate nelle proprie case, segnalandoci grande apprezzamento.
Nel corso del 2005 abbiamo anche effettuato 1025 controlli diretti, la gran parte dei quali ha dato esito positivo: solo in pochi casi si sono rilevate gravi inefficienze, peraltro prontamente recuperate senza che si dovesse arrivare all'interruzione della fornitura di combustibile.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 10-06-2008