Comunicato stampa

07 giugno 2006 - Eccidio di Marzabotto, domani si apre il processo a La Spezia Eccidio di Marzabotto, domani si apre il processo a La Spezia . De Maria scrive ai sindaci dei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana


 
 
In occasione dell'apertura di domani al Tribunale Militare di La Spezia del processo ad alcuni presunti colpevoli dell'eccidio di Marzabotto, il vicepresidente della Provincia di Bologna, Andrea De Maria, con delega al bilancio e alle autonomie locali, ha inviato ai sindaci dei Comuni di Marzabotto, Edoardo Masetti, Monzuno, Andrea Marchi e Grizzana, Claudio Sassi, la seguente lettera.
"Carissimi, domattina si aprirà il processo a numerosi presunti responsabili dell'eccidio di Marzabotto, dopo il rinvio a giudizio di ex SS che avrebbero partecipato a quel massacro indiscriminato di civili innocenti. Si tratta di un momento molto importante, prima di tutto per i familiari delle vittime, a cui va riconosciuto finalmente, dopo tanti anni, il diritto alla giustizia. Questo diritto è stato negato per troppo tempo, a causa dell'insabbiamento, nel cosiddetto "armadio della vergogna", di quei documenti che consentono oggi che questo processo si svolga.
A tanti anni da quegli eventi, le conseguenze pratiche per i responsabili dell'eccidio, ormai molto avanti negli anni, saranno prevedibilmente non rilevanti, questo fatto però non cambia il significato straordinario di quello che sta accadendo, la verità giudiziaria potrà rappresentare, infatti, non solo un dovere verso le vittime, ma un monito rivolto alle generazioni future di condanna del nazifascismo e di affermazione di valori di libertà, democrazia e rispetto dei diritti umani fondamentali.
L'apertura del processo rappresenta il risultato di un impegno avviato dalle vostre Amministrazioni comunali, a cui a suo tempo ho provato a dare, quale Sindaco di Marzabotto, un mio contributo; ma è soprattutto il risultato dell'impegno e della tenacia dei familiari delle vittime, che hanno sempre risposto a quegli eventi tragici non con sentimenti di odio e di vendetta, ma perseguendo coerentemente giustizia, verità e la promozione di una cultura di pace, quale unica risposta possibile alla barbaria della guerra e della dittatura."
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 25-06-2008