Il Consiglio provinciale, sull'onda del dibattito che si è riaperto in questi giorni circa il diritto al voto amministrativo per gli immigrati regolarmente residenti in Italia, ha approvato ieri sull'argomento un ordine del giorno presentato dal gruppo Pd.
Il documento invita il Parlamento a "discutere ed approvare una legge che consenta alle lavoratrici e ai lavoratori stranieri non comunitari e apolidi, regolarmente residenti in Italia da un numero di anni definito, di esercitare il diritto di elettorato alle elezioni amministrative, come già avviene per gli stranieri comunitari residenti in Italia".
La richiesta viene posta anche in considerazione della scelta presa dalla Provincia di istituire il Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi che rappresenta, tra l'altro, un "obiettivo importante e qualificante del programma di mandato amministrativo in corso".
La scelta del diritto di voto è volta inoltre a contrastare i problemi di disuguaglianza e di esclusione connessi al fenomeno dell'immigrazione, "che possono trovare la loro positiva soluzione solo in un quadro di cittadinanza, condivisione delle responsabilità, di diritti e di doveri reciproci".
Alla discussione sull'odg è intervenuto per la prima volta anche il presidente del Consiglio degli stranieri Asif Raza.
Il documento è stato approvato con 18 voti favorevoli (Pd Sd, Rc) e 3 contrari (FI).