Comunicato stampa

16 marzo 2009 - Dalla Conferenza Provinciale di Coordinamento la decisione di aprire una vertenza-scuola


 
 
Si è tenuta questa mattina a palazzo Malvezzi la Conferenza Provinciale di Coordinamento, presieduta dall'assessore Paolo Rebaudengo, per esaminare le ricadute dei tagli agli organici, alle ore di insegnamento, agli aumenti di alunni per classe. Erano presenti i parlamentari Donata Lenzi e Walter Vitali; sindaci e assessori di molti Comuni.

Scuole dell'infanzia
Oggi quasi tutte le sezioni nel territorio provinciale bolognese funzionano a tempo pieno. Il Ministero ha dichiarato di garantire il tempo pieno con due docenti per sezione, come richiesto da quasi tutte le famiglie.

Scuola primaria
Nonostante le promesse del Ministero, oggi solo le prime classi a tempo pieno già esistenti saranno garantite. Come e più che in tutta Italia, le famiglie bolognesi hanno optato in grandissima maggioranza per il tempo pieno, o prolungato. A Bologna solo lo 0,6% ha scelto le 24 ore (il 3% a livello nazionale); il 3,1% le 27 ore (il 7% a livello nazionale); il 24,4% le 30 ore (il 56% a livello nazionale) e il 71,9% le 40 ore (il 34% a livello nazionale). Le sezioni a 40 ore, oggi in funzione  e garantite sono 1.091. La Conferenza chiede invece che l'organico sia definito tenendo conto delle richieste per i 3.000 bambini in più. Inoltre, la soppressione delle compresenze, impedisce le attività di alfabetizzazione per bambini stranieri, azioni di aiuto personalizzato allo studio, laboratori.

Scuola secondaria di primo grado (media)
II tempo scuola è ridotto dalle attuali 32-33 ore a 30. Meno insegnamenti, cattedre di lettere frammentate. Anche qui la Conferenza chiede che gli organici di diritto tengano conto delle richieste delle famiglie.

Scuola secondaria di secondo grado
I cambiamenti sono rinviati di un anno. Le incognite maggiori riguardano gli istituti tecnici e, soprattutto, i professionali del cui futuro si sa pochissimo.

La scuola in montagna
La scuola in montagna dovrà fronteggiare l'aumento del ricorso alle supplenze a seguito dell'abolizione delle compresenze: già oggi non si trovano supplenti per periodi brevi. Non si potrà garantire la qualità della scuola e la vigilanza degli alunni.

Integrazione degli alunni in situazioni di handicap
Le condizioni di inserimento saranno più complesse, visti i limiti imposti agli organici. Ai ragazzi portatori di bisogni speciali dovrà rispondere una scuola senza più compresenze, con insegnanti utilizzati nell'insegnamento frontale e in classi più numerose.

Istruzione degli adulti
La data di scadenza per le  iscrizioni ai corsi serali, anticipata al 28 febbraio, non è adeguata agli adulti, soprattutto in un momento di forte crisi economica. Occorre riportarla al 31 maggio e definire gli organici in base alle iscrizioni avvenute entro quella data.

Riduzione di posti
Gravi preoccupazioni sono state espresse per l'abbassamento della qualità della scuola che deriverà dalla riduzione dei posti, mentre ne occorrerebbero di aggiuntivi per far fronte all'incremento di allievi: 3.000 in più, dopo l'incremento di oltre 4.000 lo scorso anno. Oltre alla riduzione degli organici dei docenti, prevista in circa 1.500 unità nei prossimi due anni, Con il nuovo regolamento, anche la situazione degli ATA (personale tecnico, amministrativo e ausiliario) metterà a rischio il normale funzionamento della scuola, soprattutto negli Istituti comprensivi.

La Conferenza si è conclusa con la decisione di aprire una vertenza-scuola per far fronte alle criticità del territorio bolognese. La piattaforma sarà costruita in raccordo con la Regione Emilia-Romagna, col concorso di tutte le istituzioni e gli attori del territorio, condivisa con le organizzazioni sindacali e con i genitori e i docenti.
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 16-03-2009