Comunicato stampa

05 gennaio 2006 - A un anno da Crevalcore Draghetti e Venturi: "troppa attenzione per i grandi progetti, occorrono investimenti sulle reti locali già esistenti"


 
 
La presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e l'assessore provinciale ai Trasporti Giacomo Venturi, che sabato 7 gennaio saranno presenti alle commemorazioni in occasione del primo anniversario dell'incidente ferroviario di Crevalcore, rivolgono un caloroso abbraccio ai familiari delle vittime rinnovando il sentimento di partecipazione e di solidarietà di tutta l'Amministrazione provinciale al loro dolore ed assicurando il proprio sostegno alle loro azioni per ottenere che sia fatta piena luce su quell'avvenimento, siano accertate le responsabilità e sia, quindi, resa giustizia a chi è perito in quel tragico momento.
Le Istituzioni si sono immediatamente attivate, anche attraverso il rinnovato impegno dell'Associazione dei Comuni per il raddoppio della linea BO-VR, perché l'incidente di Crevalcore fosse l'ultimo, pesante, tributo pagato ai ritardi ed alle lentezze con cui si ottemperava agli impegni assunti dalle ferrovie nei confronti degli Enti Locali e dei cittadini della provincia di Bologna.
"Ad un anno di distanza - commentano la Presidente Beatrice Draghetti e l'Assessore Giacomo Venturi - non ci si può accontentare della spiegazione di errore umano che fu data all'incidente. In questo anno altri incidenti - più o meno gravi - hanno funestato la rete ferroviaria italiana e quella della nostra provincia. Non può essere tutto frutto del caso.
La notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di alcuni dirigenti di RFI lascia presupporre che le responsabilità dell'accaduto vadano ricercate più complessivamente nel sistema di funzionamento delle ferrovie italiane. Il livello delle conoscenze e delle tecnologie permettevano allora, permettono oggi e ancor più consentiranno in futuro, di evitare che un eventuale errore umano possa causare vittime su una tratta ferroviaria. Tra le cause indirette dell'incidente possono essere annoverate anche le scelte sbagliate di investimento, di gestione e di definizione delle priorità da parte delle società di FS Holding.
Riconosciamo - proseguono Draghetti e Venturi - a RFI e Trenitalia un maggiore impegno all'indomani dell'incidente per concludere gli interventi necessari sulla tratta interessata, sia per ciò che concerne il raddoppio della linea, già completato sulla tratta Bologna - San Giovanni ed in corso di realizzazione fino a Crevalcore, sia per quello che riguarda l'implementazione del sistema SCMT completato sulla linea, ma realizzato sul corrispondente materiale rotabile solo al 55% circa.
Ma a distanza di un anno dobbiamo rilevare - associandoci a quanto messo in evidenza dai rappresentanti dei lavoratori - che siamo ancora indietro rispetto agli standard necessari per garantire efficienza e sicurezza.
In particolare l'assessore Venturi sostiene che "l'anno nero delle ferrovie italiane, caratterizzato oltre che dagli incidenti anche da preoccupanti abbassamenti del livello di qualità del servizio che per noi significa un funzionamento del Servizio Ferroviario Metropolitano molto al di sotto delle necessità, dovuto ai ritardi con cui si stanno attuando gli impegni sottoscritti da RFI e Trenitalia, a riorganizzazioni dell'orario che penalizzano le tratte locali, dall'insufficiente finanziamento del rinnovo del materiale rotabile, pregiudicano non solo la piena sicurezza per i viaggiatori ed i lavoratori delle ferrovie, ma anche il raggiungimento dell'obiettivo generale di dotare il nostro territorio di un moderno ed efficiente trasporto pubblico su ferro come contributo all'innovazione ed alla sostenibilità dello sviluppo.
Sulla stessa linea Bologna-Crevalcore alla riorganizzazione cadenzata del servizio avvenuta subito dopo il drammatico incidente, non ha fatto seguito un analogo livello di attenzione per il potenziamento del servizio".
"Rinnovare il nostro impegno al fianco delle famiglie delle vittime - concludono Draghetti e Venturi - prima di tutto nell'accertamento pieno delle responsabilità e nella determinazione di un equo risarcimento, al fianco degli Enti locali interessati dal raddoppio della linea e più complessivamente dai lavori sulla rete ferroviaria locale, ed a fianco degli utenti e dei lavoratori, perché siano rispettati gli impegni sottoscritti nei vari protocolli che si sono susseguiti, è il nostro contributo alla battaglia più generale perché il Paese raggiunga più elevati standard di modernità e di efficienza. Non si può avere attenzione solo per i grandi progetti, è anzi nella qualità del funzionamento quotidiano dei servizi utilizzati da migliaia di persone che si dimostra la qualità dell'azione di governo.
Ad un anno di distanza siamo quindi a richiedere - e a questo dedicheremo il massimo impegno - che vi sia una reale inversione di tendenza nel modo di operare sulle infrastrutture di questo paese. Garantire qualità, efficienza e sicurezza sulla rete esistente. Quella che serve il sistema territoriale locale, è l'obiettivo prioritario".
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 11-06-2008