Comunicato stampa

04 luglio 2012 - “Mercato del lavoro e cittadini stranieri in provincia di Bologna”


 
 

On line i risultati della ricerca

E' stato pubblicato il rapporto “Mercato del lavoro e cittadini stranieri in provincia di Bologna “, realizzato per l'Osservatorio delle immigrazioni della Provincia di Bologna dalla Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo.

Questo dossier costituisce la seconda parte del più ampio rapporto “Cittadini stranieri in provincia di Bologna: caratteristiche e tendenze”, di cui è già stata pubblicata la prima parte: “Profilo socio-demografico dei cittadini stranieri in provincia di Bologna al 31 dicembre 2010”. La terza parte, prevista in autunno, tratterà di inserimento sociale e di accesso ai servizi.

Le caratteristiche occupazionali e le dinamiche lavorative dei lavoratori stranieri sono qui studiate attraverso il ricorso a diverse fonti informative:

  • indagine Istat sulle forze lavoro, in riferimento alla distribuzione della forza lavoro e del tipo di occupazione delle persone in età lavorativa;

  • banca-dati del Sistema informativo lavoro dell’Emilia-Romagna (Siler) adottato dai Centri per l’impiego per la gestione dei flussi di dati relativi ai rapporti di lavoro e ai soggetti avviati al lavoro;

  • Unioncamere Emilia-Romagna, per lo studio del lavoro autonomo e dell’imprenditoria straniera;

  • Inps, per quanto riguarda il lavoro domestico;

  • Inail, in merito agli infortuni lavorativi.

 

 

I principali risultati della ricerca

Nella provincia di Bologna hanno cittadinanza straniera 50.546 occupati su un totale di oltre 441 mila lavoratori. Gli stranieri costituiscono quindi l'11,4% degli occupati, quota doppia rispetto a quella registrata solo nel 2005 quando erano poco più di 24mila e costituivano il 5,7%.

La percentuale registrata nel 2010 supera di un punto l’incidenza dei cittadini stranieri sul totale dei residenti in provincia di Bologna. Gli stranieri contribuiscono quindi in misura superiore al loro peso demografico al mercato del lavoro provinciale e ne sono anche una componente particolarmente dinamica.

Oltre un quarto dei nuovi avviamenti al lavoro nel 2011 in provincia riguarda proprio stranieri. Tra questi Romania, Marocco, Moldova, Pakistan e Albania sono le cittadinanze maggiormente rappresentate.

 

Sono l’agricoltura, le costruzioni, la ristorazione e i servizi privati alle famiglie i settori del mercato del lavoro con la maggiore presenza straniera. Mentre nei primi due prevalgono gli uomini, negli altri due sono invece maggioritarie le donne. Nel caso del lavoro domestico il 91% dei lavoratori ha cittadinanza straniera e, tra questi, l’83% è costituito da donne.

 

La recente fase di crescita della disoccupazione ha colpito seriamente in provincia. Solo nell’ultimo anno, secondo i dati della banca dati Siler, le fila dei disoccupati sono aumentate di poco meno di 10 mila unità, raggiungendo così la quota di oltre 75.00 persone; di queste, poco più del 30% ha cittadinanza straniera.

 

In controtendenza con quanto accade tra gli italiani, l’imprenditoria straniera continua a crescere. Nel periodo che va dal 2008 al 2010 gli imprenditori stranieri sono più che triplicati e gli stranieri titolari di impresa in provincia al 31 dicembre 2011 sono oggi 6.417. Tuttavia questa crescita è rallentata rispetto al passato, segno della riduzione delle opportunità di impresa anche per questa componente della forza lavoro.

 

Infine i dati relativi agli infortuni mostrano il marcato aggravio di rischio per gli stranieri e la crescita della divaricazione tra questi e gli italiani. E’ bene ricordare che tra il 2008 e il 2011 il numero complessivo di infortuni sul lavoro è diminuito. Questo è accaduto anche per gli stranieri, ma meno che per gli italiani; tra il 2009 e il 2010, anzi, gli infortuni sul lavoro con vittima di cittadinanza stranieri sono cresciuti.

Più grave la situazione degli incidenti letali. Questi, infatti, sono cresciuti tra il 2009 e il 2010 in provincia per tutti (in controtendenza con quanto avvenuto a livello nazionale), ma la crescita è stata superiore tra gli stranieri (da 3 a 10) che per gli italiani (da 15 a 17).

 

Tutto il materiale è consultabile e scaricabile dal sito web dell'Ufficio Politiche dell'Immigrazione della Provincia di Bologna (www.provincia.bologna.it/immigrazione) (Osservatorio delle immigrazioni/Dossier e documenti).

 

Si ringraziano per la collaborazione e i dati forniti il Servizio Politiche attive del lavoro e formazione della Provincia di Bologna, Unioncamere Emilia-Romagna-Centro studi e monitoraggio dell’economia, Ires Emilia-Romagna.

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 04-07-2012