C'è l'accordo per il rilancio del Centro Ricerche del Brasimone: 100 milioni di investimenti tra il 2018 e il 2025 e 100 posti di lavoro

Firmato il protocollo tra Regioni e Enea: sarà un polo d'eccellenza internazionale con progetti di ricerca e investimenti in tecnologie avanzate. Soddisfazione di Città metropolitana e sindaci

Immagine del Brasimone
 

Fare del centro ricerche Enea del Brasimone un polo scientifico e tecnologico di elevato rilievo internazionale. È questo l’intento del protocollo d’intesa siglato tra Regione Emilia-Romagna, Regione Toscana ed Enea, che pone le basi per il rilancio e la valorizzazione del sito nell’appennino tosco-emiliano. Dopo l’assegnazione al Centro Enea di Frascati dell’infrastruttura di ricerca sulla fusione Divertor Tokamak Test (Dtt), il Brasimone torna in gioco con l’attribuzione di specifici progetti in ricerca e produzione in tecnologie avanzate.

Tra i progetti da realizzare nel centro il più rilevante è l’infrastruttura di ricerca Sorgentina-RF che, con investimenti congiunti, intende dimostrare la possibilità di produrre radiofarmaci mediante neutroni da fusione; altri progetti prevedono collaborazioni con l’infrastruttura Dtt, il reattore sperimentale sulla fusione Iter e la sua evoluzione Demo per la produzione di energia elettrica del futuro, pulita e sostenibile.

Il piano di potenziamento congiunto, una volta attuato, prevede investimenti che potrebbero arrivare a circa 100 milioni di euro nel periodo 2018-2025, con un sensibile aumento di nuovi posti di lavoro sia all’interno della struttura Enea (almeno un centinaio nel breve periodo) che nell’indotto dell’area. In particolare, l'intesa punta a favorire lo sviluppo di linee di ricerca su un filone di grande interesse scientifico a livello internazionale.

L'intesa punta a trasformare il Centro Enea del Brasimone in una cittadella della ricerca attiva in svariati settori per attrarre ricercatori da tutto il mondo che possa coinvolgere organismi di ricerca delle due regioni e interessare i sistemi produttivi dei relativi territori.

Per arrivare a questo obiettivo, gli enti interessati, in collaborazione con le città metropolitane di Bologna e Firenze e con le Unioni dei Comuni dell’Appennino Bolognese e l’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, valuteranno eventuali migliorie della dotazione infrastrutturale logistiche e telematiche che possono creare condizioni ulteriormente favorevoli allo sviluppo del Centro e dei territori circostanti.

I commenti

“Dopo l’assegnazione al Centro Enea di Frascati dell’infrastruttura di ricerca sulla fusione Dtt – commenta il sindaco metropolitano Virginio Merola - abbiamo evitato la strada dei ricorsi e ci siamo rimboccati le maniche lavorando in questi mesi insieme, Città metropolitana, Comuni e Regione, per ottenere questi importanti progetti che ora porteranno risorse e occupazione sul nostro territorio metropolitano”. 

“Un progetto internazionale di ricerca come questo – continua il Consigliere delegato alle politiche per l’Appennino bolognese Massimo Gnudi - può creare un positivo effetto domino per l’intero comparto produttivo. E’ un segnale importante per il nostro Appennino”. 

Soddisfatti anche i sindaci dei territori direttamente interessati.

Per il sindaco di Camugnano Marco Masinara - “abbiamo lavorato per ridare vita al centro ENEA, ora dobbiamo ridare vita al Brasimone”.

“Sono entusiasta – è il commento di Maurizio Fabbri sindaco di Castiglione dei Pepoli -.  Ci siamo impegnati per fare conoscere il centro a tutti i livelli e per creare un sostegno territoriale ampio. Ecco i risultati, il nostro futuro oggi ha una nuova prospettiva”.

“E’ un passaggio importante - ha commentato il presidente della Regione Stefano Bonaccini-: ci eravamo proposti di arrivare rapidamente a una risposta chiara sugli investimenti per rilanciare il sito e l’occupazione. Oggi commentiamo la realtà di un rilancio che tiene conto sia della rilevanza dell’infrastrutture, sia dell’esigenza di assicurare nuove e necessarie opportunità di crescita e prospettive a quest’area della nostra montagna”.

 “Il nostro centro del Brasimone – sostiene il presidente Enea, Federico Testa– rappresenta da decenni un’importante realtà nel contesto internazionale della ricerca applicata nel campo della fusione nucleare e delle radiazioni ionizzanti. Ora, grazie al supporto degli enti locali, tecnologie innovative e sostenibili con una forte connotazione industriale potranno essere ulteriormente valorizzate nel territorio. Grazie a questo impegno condiviso con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e in sinergia con gli altri enti dell’Appennino tosco-emiliano, l’Enea dà avvio ad una nuova fase di potenziamento infrastrutturale del Centro, che si pone come elemento centrale tra i soggetti del territorio e la comunità internazionale nella sfida intrapresa dal nostro Paese nel campo delle nuove tecnologie che favoriscano il benessere dei nostri concittadini”.

 
 
Data di pubblicazione: 15-11-2018
Data ultimo aggiornamento: 15-11-2018
 
 
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Iscriviti alla newsletter settimanale "Bologna metropolitana" 

 Il tuo indirizzo email viene utilizzato unicamente per permettere l'invio della  newsletter della Città metropolitana di Bologna. Puoi disiscriverti in  qualsiasi momento usando il link incluso in ogni email.  Privacy