Si è
conclusa nella tarda serata di lunedì 17 marzo, nella sede dell'assessorato al
Lavoro della Provincia, la vertenza della Panifici Italiani Spa, azienda di
panificazione di Calderara di Reno, di proprietà del gruppo Toscopan di
Lucca.
L'azienda attraversa da alcuni anni una pesante
crisi economico-finanziaria a causa della perdita nel 2006 di
importanti clienti della grande distribuzione e delle forti pressioni
commerciali e di prezzo imposte dagli altri concorrenti del settore.
A
seguito di questa crisi, lo scorso autunno Panifici Italiani aveva deciso di
cessare completamente l'attività produttiva nel moderno stabilimento di
Calderara di Reno, aperto da meno di 7 anni, con una procedura di licenziamento
di tutti i 40 dipendenti.
Con la mediazione istituzionale dell'assessore provinciale
al Lavoro, Paolo Rebaudengo, la proprietà dell'azienda ha sottoscritto con la
rappresentanza sindacale aziendale e le organizzazioni sindacali Flai-Cgil e
Fai-Cisl un accordo che prevede il ricorso, per un anno, alla Cassa integrazione
guadagni straordinaria, limitando la collocazione in mobilità ai soli volontari
con incentivi all'esodo.
"Durante i primi mesi di Cigs - ha osservato Rebaudengo -
verranno esplorati dall'azienda possibili nuovi sbocchi commerciali per i propri
prodotti sul territorio bolognese e regionale, per poter raggiungere i volumi
produttivi giornalieri necessari per il riequilibrio economico. L'azienda si è
impegnata, in caso contrario, a collaborare con l'assessorato provinciale al
Lavoro per la ricollocazione dei lavoratori, garantendo l'assorbimento di una
parte di essi in aziende del gruppo".
Da parte sua l'assessore alle Attività produttive della
Provincia, Pamela Meier ha dichiarato: "La sfida sta nel conciliare diritti dei
consumatori, qualità, e capacità di stare sul mercato, e va affrontata
ragionando sulla filiera". Meier interverrà inoltre per il sostegno ai
lavoratori di Panifici Italiani, attraverso l'attivazione con le banche
convenzionate dell'anticipo dell'indennità di Cigs con finanziamenti
individuali fino ad un massimo di 5.000,00 euro senza
interessi.