Il 4 agosto 1974, attorno all'una del mattino, nella quinta carrozza del treno Italicus Roma-Monaco, all'uscita della galleria di San Benedetto Val di Sambro, esplode una bomba a cui segue un incendio di vaste proporzioni. L'attentato, che provocò la morte di dodici viaggiatori e 50 feriti, fu rivendicato da Ordine Nero con un volantino nel quale si leggeva: «Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare [...] seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti».
La carrozza numero 5 è stata fusa come residuo ferroso, tranne un pezzo utilizzato dal ferroviere-scultore Walter Veronesi per la fabbricazione del monumento a ricordo della strage.