Chiude il mulino Parisio

 
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Il 1 dicembre 1983 chiude l’ultimo mulino storico alimentato dal canale di Savena, il mulino Parisio. L'edificio aveva un portico spazioso che affacciava su via Toscana e veniva utilizzato per la macinazione di grano, granoturco, cereali minori, legumi, castagne, ma anche biade e alimenti per animali. Col tempo le pale vennero mosse, oltre che dall'acqua del canale, anche dal vapore e dall'elettricità e, per disperdere i fumi della combustione, nel 1883 fu costruita la ciminiera, che in città divenne un punto di riferimento ben riconoscibile. A seguito del terremoto del 2012 la ciminiera fu parzialmente abbattuta per motivi di sicurezza.

In totale erano cinque i mulini mossi grazie alle acque del Savena, usate in passato anche per gli orti, i maceri e alcuni opifici di periferia. Poco prima del Parisio si trovava il mulino Foscherari, che dava forza motrice a una cartiera attiva fino al 1960. Vicino ai giardini Margherita il canale alimentava il mulino di Frino, chiuso il 1 agosto 1967. Poi vicino alle mura cittadine c'era il mulino Castiglione o della Misericordia, dismesso nel 1950, mentre nel tratto in uscita dalla città aveva funzionato fino al 1979 il mulino del Gomito.