Comunicato stampa

Evangelisti: “SP 43 interrotta da novembre 2019, senza ad oggi una data certa per inizio lavori. Emilia e Toscana, rosse ma di vergogna!”

 

"Abbiamo preso atto delle risposte della Città metropolitana e del Sindaco del Comune di Camugnano ma sicuramente non siamo soddisfatte.
Ancora oggi dalla località Badi si imbocca la SP43 e non c’è un cartello che indichi l’interruzione ed eventualmente una strada alternativa. Per cui si arriva prima a Badi e poi a ridosso della frana e si trova la strada sbarrata. Lì, in prossimità della stessa si è obbligati ad invertire la rotta.

La frana è sicuramente importante ma la sede stradale non è stata toccata, nel senso che è integra. Il pericolo è costituito dai massi a monte. Ci si domanda allora se da Novembre 2019 a Luglio 2020 non c’era modo di intervenire su quei massi e riaprire almeno a senso unico alternato. Ci si interroga su come possa sopravvivere a Lentula, in terra Toscana, un’attività commerciale e di ristorazione, l’unica, con una interruzione di così tanti mesi. Così quelle di Treppio, Fossato, Torri, Monachino e così chi vi abita o chi deve andare a fare visita ai propri congiunti dai Comuni limitrofi.
Si pensa, se ci sarà bisogno di un soccorso sanitario d’urgenza, cosa succederà.
Si legge in una delle risposte fornite dagli enti come le strade alternative per raggiungere questi luoghi siano tratti comunali, sconnessi, ripidi e non in grado di rispondere alle esigenze del territorio.

Allora chiediamo come si faccia a promuovere il turismo in Appennino se la viabilità è quella che vedete in un sacco di frazioni e di Comuni.
Viene inserito nei cartelloni delle rassegne che per raggiungere alcune località la viabilità è pessima e molto spesso impraticabile? Perché questo non gioverà certo ai nostri territori che hanno necessità di essere accuditi, sistemati e quindi offerti ai turisti nella loro veste migliore.

Bisogna invece cambiare visione.
La Montagna non è una riserva indiana dove trascorrere qualche giorno perché non si può andare altrove. Sviluppo e Turismo non possono che passare dai trasporti e dalla viabilità, dalla cura del dissesto e dalla manutenzione non solo emergenziale.
E pure i Sindaci di Montagna dovrebbero battere forte i pugni sui tavoli istituzionali, minacciando anche di restituire le fasce se le cose dovessero andare avanti così!”

Lo dichiarano
Marta Evangelisti consigliera della Città metropolitana di Bologna gruppo Uniti per l’Alternativa
Carla Cavicchi consigliera comunale Camugnano


Data ultimo aggiornamento: 22-07-2020