Comunicato stampa

23 febbraio 2007 - Sebac, accordo fra Provincia e banche per anticipare quote del TFR ai lavoratori in difficoltà


 
 
I lavoratori della Sebac potranno usufruire dei contributi per il sostegno al reddito che tre banche (Banca di Credito cooperativo Alto Reno, Unicredit e Carisbo) erogheranno loro in base all'impegno, preso oggi pomeriggio in Provincia, tra l'assessore provinciale alle Attività produttive, Pamela Meier, il sindaco di Granaglione, Elio Ballerini, i rappresentanti degli Istituti di credito, i lavoratori e le organizzazioni sindacali. L'intesa offrirà ai 46 dipendenti della Sebac di Ponte della Venturina la possibilità di aprire un credito a costo zero e zero spese, come anticipo sul Trattamento di fine rapporto.

Questa opportunità è frutto di un accordo tra la Provincia e nove banche del territorio sottoscritto, su base volontaria, nel giugno 2006, a seguito di due esperienze, giudicate efficaci, che hanno riguardato inizialmente le aziende Donini ed Effer e successivamente la Mega di Quarto inferiore e le Officine grafiche Bartolini di Monzuno. Il protocollo prevede la possibilità per le banche di erogare il credito ai dipendenti di aziende bolognesi, monitorate dal Tavolo di Salvaguardia, in attesa del pagamento della cassa integrazione o della liquidazione, fino a un massimo di 5 mila euro. Frutto del confronto con le aziende e le parti sociali, l'accordo vuole andare incontro alle esigenze dei lavoratori e delle famiglie, che in momenti difficili hanno bisogno di strumenti di sostegno al reddito, considerato che dalla data della messa in mobilità o in Cassa integrazione guadagni straordinaria, alla effettiva erogazione del dovuto possono passare mesi, così come sono lunghi i tempi per incassare il Tfr.

La Sebac, azienda di produzione di componentistica per scooter, vive dal 2004 una situazione di forte crisi, con pesanti ricadute sui lavoratori, per i quali in gennaio si è conclusa la messa in cassa integrazione straordinaria guadagni (Cigs). L'ipotesi di rinnovare la Cigs o aprire la messa in mobilità sarà esaminata dal Tavolo del servizio Lavoro della Provincia di Bologna. Nel frattempo, spiega l'assessore Meier "è alto il pericolo di perdere professionalità così importanti per il nostro territorio. La Sebac, infatti, è sempre stata motivo di orgoglio per l'eccellenza delle sue produzioni, e disperdere il patrimonio di competenze e professionalità che si sono formate al suo interno sarebbe davvero negativo. Per questo, nell'ambito del Tavolo di salvaguardia delle attività produttive cerchiamo un eventuale compratore interessato a rilevare l'azienda e mantenere sia lo stabilimento produttivo, che i dipendenti, sul territorio provinciale".
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 09-06-2008