Comunicato stampa

13 novembre 2014 - Guaber di Casalecchio, avviato un confronto positivo al Tavolo di Salvaguardia


 
 

Questa mattina si è svolto il primo incontro del Tavolo di Salvaguardia della Provincia di Bologna presieduto dal Vice Presidente Graziano Prantoni per Guaber Srl di Casalecchio di Reno.
L'azienda, leader nella commercializzazione di insetticidi e di prodotti per la cura degli indumenti, della casa e delle piante occupa circa 80 dipendenti e fa parte del gruppo multinazionale francese Spotless. L'incontro è stato richiesto dalle Organizzazioni Sindacali a seguito dell'annuncio, avvenuto lo scorso 15 ottobre, della cessione dell'azienda alla multinazionale tedesca Henkel che opera nel medesimo settore con 47.000 dipendenti nel mondo di cui 1.200 in Italia e che ha appena perfezionato l'acquisito dell'intero gruppo Spotless.

Al Tavolo erano presenti anche il Sindaco del Comune di Casalecchio, Massimo Bosso, i rappresentanti di Henkel Italia e di Guaber e le Organizzazioni Sindacali con l'obiettivo di avviare una discussione a partire dalla decisione della nuova proprietà di chiudere il sito di Casalecchio di Reno prevedendo alcuni trasferimenti.
Nel corso dell'incontro è emerso che il management Henkel ha bisogno di tempo per definire nel modo migliore le modalità di integrazione della realtà Guaber all'interno della struttura aziendale e delineare con cura il nuovo assetto organizzativo prima di presentarlo alle Organizzazioni Sindacali e alle Istituzioni, per questo si è impegnata a predisporre il suo progetto entro la fine del 2014. Nel contempo la nuova proprietà ritiene prioritario il raggiungimento di un accordo sindacale e vuole tenere in considerazione le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici, per questo ha dato fin d'ora la disponibilità ad avviare un confronto in sede aziendale con l'intento di trovare un accordo  complessivo entro la metà del 2015.  A tal fine l'azienda intende mettere in campo tutti gli strumenti disponibili, anche utilizzando gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge, e valutare tutti gli strumenti che possono accompagnare e sostenere i trasferimenti.
 
Il sindacato ha dichiarato che la decisione di chiudere la sede di Casalecchio non è condivisibile ed ha evidenziato che quest'azienda non sta attraversando una fase di crisi quindi non è accettabile che le conseguenze di questa decisione pesino sui lavoratori e sulle lavoratrici che, in molti anni di attività nel nostro territorio, hanno contribuito con dedizione e professionalità al suo successo. Pertanto il sindacato ha preso atto della disponibilità dell'azienda e si è riservata un confronto con i lavoratori.

Prantoni ha dichiarato: “La situazione è complicata e comprendo il disagio dei lavoratori e delle lavoratrici in questa fase di grande incertezza. Una delle priorità del Tavolo di salvaguardia è quella di salvaguardare le attività del nostro territorio e, quando ciò non è possibile, è necessario che le imprese cerchino tutte la soluzioni per affiancare i lavoratori. Oggi ho colto questa disponibilità da parte dell'azienda quindi posso dire che si è avviato un confronto positivo e ci sono le condizioni per trovare la migliore soluzione possibile.”

Il Sindaco Massimo Bosso ha affermato: "L'annunciata scelta dell'azienda di chiudere la sede di Casalecchio è preoccupante perché riduce le attività sul territorio con l'aggravante di colpire l'occupazione femminile. Auspico un ripensamento e un confronto tra Sindacato e Azienda affinché quest'ultima chiarisca le conseguenze sul futuro lavorativo dei dipendenti".

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 13-11-2014