Comunicato stampa

30 aprile 2007 - Festa del 1° maggio, dichiarazione dell'assessore Rebaudengo


 
 
In occasione della festa del Primo Maggio, l'assessore provinciale al Lavoro, Paolo Rebaudengo, che rappresenterà la Provincia di Bologna, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«La ricorrenza del Primo Maggio è occasione di festa per i lavoratori e per le loro organizzazioni sindacali.  anche festa nazionale e internazionale, per onorare l'importanza del contributo che il lavoro, in tutte le sue espressioni, fornisce in ogni Paese alla crescita civile, sociale, culturale, economica. Esprimo a tutte le lavoratrici e lavoratori e alle loro organizzazioni sindacali i migliori auguri di una bella festa. È anche un'occasione per una riflessione sulla situazione del lavoro nel nostro territorio. I dati quantitativi sull'occupazione bolognese sono complessivamente positivi, vicini alla piena occupazione e in crescita, anche per quanto riguarda quella femminile, la migliore a livello nazionale e superiore agli obiettivi europei. Si tratta però di un dato che può e deve essere ulteriormente migliorato, attraverso più numerosi e più qualificati servizi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e garantendo il tempo pieno nella scuola dell'infanzia e primaria. Il mercato del lavoro bolognese è dinamico: mediamente trova un'occupazione circa il 50% di chi s'iscrive ai Centri Provinciali per l'Impiego. Si tratta in gran parte di persone che hanno difficoltà a reperire un lavoro, molti stranieri e lavoratori con bassa qualificazione professionale o che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamenti collettivi per crisi, chiusure, ristrutturazioni aziendali.
La Provincia di Bologna, insieme alle altre Province emiliano-romagnole, sta definendo con la Regione un accordo quadro per la programmazione nel prossimo settennio delle attività per il lavoro, la formazione e l'istruzione. Come ha sottolineato l'assessore regionale Paola Manzini, le modifiche economiche e sociali, derivanti anche dai processi di globalizzazione dell'economia e del lavoro, si riflettono innanzi tutto sui lavoratori più deboli, per livello d'istruzione e di qualificazione professionale. Questo tema, insieme con quelli della precarietà prolungata per troppo tempo e per troppi giovani, come anche dell'esigenza di garantire alti livelli professionali alle figure necessarie all'industria, ai servizi, all'agricoltura per la crescita della nostra economia, saranno al centro delle attività regionali e provinciali.
Oggi, con dieci morti sul lavoro nei primi quattro mesi dell'anno nel solo territorio bolognese, il problema della prevenzione degli infortuni costituisce una grave preoccupazione nazionale e locale. Per quanto le competenze della Provincia siano limitate alla formazione, vi è un impegno dell'assessorato al Lavoro a partecipare attivamente alle azioni concertate con Prefettura, Guardia di Finanza, Carabinieri, Inail, Direzione provinciale del Lavoro, Inps, Enti locali. I provvedimenti governativi e l'approvazione parlamentare, ci auguriamo in tempi brevi, del nuovo Testo Unico sulla sicurezza, se uniti alla dotazione di risorse umane ed economiche, aiuteranno tanto nell'azione immediata nel campo della repressione del lavoro nero e irregolare e della violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni e la tutela della salute nei luoghi di lavoro (fenomeni spesso tra loro intrecciati) e nell'azione di più lungo respiro, per la diffusione di una cultura della legalità e della sicurezza. Su quest'ultimo aspetto l'assessorato al Lavoro della Provincia ha accolto con molto interesse la disponibilità dell'Inail provinciale a concordare alcuni progetti che coinvolgeranno i luoghi di lavoro ma anche gli studenti, non solo quelli più vicini all'inizio di un'attività lavorativa, ma anche quelli più giovani.
Il primo maggio costituisce anche l'appuntamento, presso il Teatro Comunale di Bologna, alle 10.30, per la consegna delle "Stelle al merito del lavoro" conferite dal Presidente della Repubblica a lavoratori dell'Emilia Romagna, che acquisiscono il titolo di "Maestri del Lavoro", grazie alla "perizia, laboriosità e condotta morale, per aver prodotto invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo, migliorando l'efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione, o aver contribuito al perfezionamento delle misure di sicurezza sul lavoro, o essersi prodigato per istruire e preparare i nuovi dipendenti nell'attività professionale».
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 17-04-2008