Comunicato stampa

06 agosto 2007 - Dichiarazione di Giacomo Venturi sulle aggressioni agli autisti ATC di Bologna


 
 
Trasmettiamo la dichiarazione del vicepresidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi, in riferimento ai recenti episodi di aggressioni agli autisti Atc di Bologna,

«Credo che dobbiamo raccogliere l'appello dei Sindacati: il tema della sicurezza dei lavoratori deve essere un tema centrale. Io credo che Bologna, come molte altre realtà inizi a mostrare i segni di un mutamento culturale e sociale che deve suscitare grande preoccupazione e al quale dobbiamo rivolgere la nostra attenzione.
Insieme alle iniziative che possono aumentare la sicurezza diretta degli autisti - chiusura del posto di guida, sistema di allarme e di controllo con telecamere, ecc. - per le quali richiedo nuovamente ad ATC uno sforzo straordinario ed immediato, credo si debba anche investire, come ho ricordato nel recente incontro con le organizzazioni sindacali, anche in un'azione di sensibilizzazione e di comunicazione ad ampio spettro che incida su quel mutamento che prima ricordavo.
Non possiamo rassegnarci a pensare che anche a Bologna - che ha grandi tradizioni di solidarietà, di attenzione sociale e di civismo consolidato - ognuno possa sentirsi estraneo alle vite e alle vicende degli altri, che qualcuno possa pensare che non immischiarsi sia un atteggiamento legittimo. Le aggressioni ai lavoratori, alle donne, agli anziani, gli episodi violenti e di prevaricazione che spesso vedono le vittime sole, nella disattenzione dei molti, ci dicono che il "capitale sociale" che abbiamo accumulato negli anni inizia ad erodersi. Dobbiamo saperlo ricostruire perché solo in un clima di "partecipazione" alla vita collettiva e a quella degli altri possiamo costruire condizioni di sicurezza per ognuno e per tutti. Il solo ricorso alla tecnologia o all'aumento delle forze dell'ordine, pure necessario, non è sufficiente.
Per questo invito i sindacati a programmare per settembre iniziative di sensibilizzazione ponendosi, insieme a noi, un obiettivo di più largo respiro. Uno sciopero potrebbe non essere lo strumento migliore. Troviamoci insieme, organizzazioni sindacali, istituzioni, azienda, associazionismo e volontariato, e proviamo a costruire azioni ed iniziative per alzare il livello di responsabilità e consapevolezza sociale di ognuno. »
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 16-04-2008