Linee guida per la forestazione metropolitana

logo forestazione metropolitana
 

In coerenza con il Decreto Clima del 2019 che promuove varie misure per il  miglioramento della qualità dell’aria e in linea con le strategie del Piano Territoriale Metropolitano (PTM) approvato a maggio 2021, la Città metropolitana di Bologna ha messo a punto una strategia per definire un programma unitario di forestazione metropolitana, coerente e coordinato, in grado di mettere a sistema tutte le aree libere disponibili di proprietà comunale per la forestazione presenti nel territorio metropolitano e coinvolgere, in particolare, gli ambiti più critici e sensibili che necessitano con maggiore urgenza di interventi per migliorare la loro situazione.

La volontà è quella di creare una vera e propria “infrastruttura verde” di servizio all’ambiente e alla comunità, funzionale alle necessità di benessere e salute degli ecosistemi e dei cittadini.

Per la definizione di questa strategia la Città metropolitana ha promosso una ricognizione territoriale e la redazione di Linee guida per la forestazione metropolitana, svolte con la collaborazione di Fondazione Villa Ghigi.

 

Le attività di ricognizione sono state funzionali alla redazione delle Linee guida e si sono svolte parallelamente attraverso due azioni.

Da una parte, è stato costruito un quadro conoscitivo di tipo qualitativo e quantitativo relativo alla situazione attuale della forestazione nel territorio metropolitano con una riflessione sulle dinamiche degli ultimi decenni, mettendo anche in evidenza gli ambiti territoriali maggiormente critici dal punto di vista delle emissioni climalteranti e della qualità dell’aria e senza tralasciare un inquadramento degli strumenti normativi e di pianificazione sul tema della forestazione nel territorio metropolitano e regionale, a partire dalle norme di carattere nazionale e internazionale.

Dall’altra è stato fatto un approfondimento sulle strategie e sugli strumenti di pianificazione e regolazione del verde adottati dai singoli Comuni attraverso la somministrazione di un questionario rivolto ai Comuni che presentano le maggiori criticità rispetto ai temi della qualità dell’aria, ossia quelli della pianura e quelli che, anche se in ambito collinare, sono caratterizzati dalla presenza di ambiti produttivi sovracomunali e HUB metropolitani e/o da Poli Funzionali metropolitani Integrati (Sasso Marconi, Pianoro e Valsamoggia). A questi Comuni è stato chiesto di indicare le aree disponibili di proprietà pubblica (o in corso di acquisizione) e, quando esistenti, eventuali proposte di intervento, in modo da delineare un primo quadro aggiornato e completo della situazione. La ricognizione mette in un luce un fattore determinante di cui tenere contro nelle politiche di forestazione, ossia la carenza di aree pubbliche per la forestazione; infatti, seppure i Comuni abbiano segnalato oltre un centinaio di aree, le superfici interessate dagli ipotetici interventi di forestazione sono molto ridotte, dimostrazione di una carenzadi disponibilità di aree . Inoltre è stato indagato il livello di organizzazione e consapevolezza rispetto agli strumenti di programmazione e pianificazione del verde pubblico e rispetto alle potenzialità ambientali ed ecologiche dei territori comunali.

Dal quadro complessivo emerge comunque chiaramente che i futuri progetti della Città metropolitana dovranno concentrarsi sulle zone più sensibili come il territorio di pianura, la conurbazione cresciuta intorno al capoluogo, i grandi assi viari, gli ambiti produttivi e logistici sovracomunali e i poli funzionali (tra questi l’Interporto nel comune di Bentivoglio, il Centergross a Castel Maggiore, il Centro Agroalimentare CAAB e l’Aeroporto a Bologna) e, in pochi casi, nei contesti collinari nei tratti più ampi dei fondovalle del Reno, del Savena e del Santerno.

 

Le Linee guida per la forestazione metropolitana che ne sono così discese, offrono al lettore (sia questi un progettista, tecnico, amministratore della area metropolitana di Bologna, o altro soggetto pubblico e privato) uno strumento che contiene i principali elementi progettuali e tecnico-operativi di riferimento per realizzare interventi di forestazione urbana ed extraurbana, sostenibili dal punto di vista sia ecologico-ambientale sia socio-economico. 

Attraverso l’Abaco delle tipologie di verde e delle specie vegetali sono suggerite distinte tipologie di interventi e soluzioni tecniche di forestazione in base ai contesti di riferimento (urbano, periurbano e extraurbano) e sono disponibili le caratteristiche delle principali specie vegetali arboree adatte a essere impiegate nel territorio bolognese con una particolare attenzione ai contesti urbani e della pianura.

Nelle Schede progettuali d’ambito si “mettono in pratica” le Linee guida, a partire da alcuni tematismi che il Piano Territoriale Metropolitano individua come strategici ai fini della pianificazione del territorio: Rete ecologica; Rete ciclabile; Centri di mobilità; Ecosistema agricolo; Ambiti produttivi sovracomunali e/o Poli Metropolitani integrati. In particolare, per ogni ambito considerati sono individuati gli aspetti progettuali, esecutivi e gestionali delle realizzazioni, compresi i costi degli impianti e delle manutenzioni che occorre necessariamente prevedere per garantire il successo degli interventi eseguiti.

 

Questa strategia e i relativi documenti sono stati sviluppati nell’ottica di creare un programma a scala metropolitana di supporto alle decisioni delle amministrazioni locali e in grado di mettere a sistema e coordinare le future realizzazioni. Un primo passo in questa direzione è stato fatto con la partecipazione ai due recenti bandi ministeriali attuativi del DM 9.10.20 di cui all’art. 4 del Decreto Clima: per il bando indetto nel 2020 il Ministero per la Transizione Ecologica ha premiato con quasi 1 milione di euro la Città metropolitana di Bologna per i progetti relativi alla “Forestazione urbana della zona industriale e area limitrofa in località Ca’ de Fabbri Comune di Minerbio” e alla “Forestazione Urbana e Periurbana – Granarolo dell’Emilia – Bosco del Frullo”. Il finanziamento coprirà la realizzazione di circa 11.000 nuovi impianti, tra piantine forestali, alberi già formati e arbusti. Al bando relativo all’annualità 2021, la Città metropolitana ha candidato 5 progetti, di cui uno di propria iniziativa e quindi di scala metropolitana, relativo alla riqualificazione del corridoio verde della Ciclovia del Sole, inaugurata ad aprile 2021, e quattro di iniziativa comunale.